18 maggio 2017

Cosmetici da Cuba


 Buondì bella gente, come va?
Sono di nuovo tra voi dopo aver passato uno splendido viaggio di nozze nell'isola meravigliosa di Cuba, la voglia di tornare in Italia era veramente poca, ma non si è potuto fare altrimenti e quindi eccomi qui a parlare di cosmetici, dopo aver smaltito il jet lag.
 Anche se oggi niente recensioni, oggi vi parlerò di come sono vissuti i cosmetici dal popolo cubano secondo il mio personale punto di vista, dopo settimane di osservazione durante il mio peregrinaggio sull'isola.
Inizio subito con il dire che tra noi e loro c'è una differenza abissale: mentre da noi siamo sommersi da migliaia di marche e prodotti venduti ovunque, con un'opulenza che rasenta il superfluo, a Cuba c'è solo l'essenziale quindi i prodotti per l'igiene personale sono ridotti al minimo indispensabile, come anche le profumerie, giudicate non necessarie per la sopravvivenza.
Il make up è molto più che superfluo, direi quasi inesistente: girando mezza isola non mi è mai capitato di imbattermi in profumerie, l'unica che ho visto (foto sopra), grande una ventina di metri quadri, si trovava in un centro commerciale per turisti e non vendeva affatto trucchi, ma solo tanti profumi, prodotti base per viso e corpo Dove e Nivea, e prodotti per capelli L'Oréal, come shampoo, balsamo e tinture.
Stop.
Che poi, quale turista comprerebbe profumi in un centro commerciale di Cuba quando ha una vasta scelta sia nei duty-free dell'aeroporto o in qualsiasi profumeria a due passi dalla propria abitazione o in rete?
Ecco.
Comunque, non è poi così negativo che le donne cubane non si trucchino, è stato abbastanza piacevole vedere tante bellezze al naturale con delle sopracciglia normali, e non esagero, tornare in madre patria ed essere circondata da ragazze con sopracciglia disegnate e dipinte in modo orrendo mi ha causato un leggero shock emotivo.
Less is more, sempre detto.
Tornando al discorso, le poche ragazze cubane che invece si truccano, lo fanno in maniera molto semplice e basilare: matita sugli occhi, mascara, e a volte rossetto.
Da ciò che ho sentito in giro durante la mia permanenza sull'isola, le ragazze rimediano i trucchi dai turisti o in rete, ed effettivamente sono stata fermata due volte da due tizie diverse che mi chiedevano qualcosa in regalo, indicandosi il viso o le labbra.
Purtroppo in quei momenti avevo in tasca solo caramelle e non ho potuto farle felici, anche se lì per lì sono stata meschina e pur avendoli appresso mai mi sarei separata dai miei amati rossetti, però ripensandoci a freddo invece avrei potuto farlo visto che io ho sempre la possibilità di ricomprarli e loro no, e ora me ne vergogno.
La prossima volta che tornerò a Cuba, se mai ce ne sarà occasione, mi preparerò meglio per l'evenienza, promesso.
Tornando ai cosmetici, una piccola delusione l'ho avuta con il set di servizio cortesia nel resort a cinque stelle: prodotti standard (crema corpo, bagnoschiuma, shampoo & balsamo e saponetta), confezionati in bottigliette anonime recanti solo il nome del resort e la scritta eco-friendly, senza INCI o capienza, manco fossero di un qualsiasi alberghetto a tre stelle.
Con quello che costa soggiornarvi, un minimo di attenzione in più sarebbe stato gradito.
Sempre nel resort, mentre ero in giro ho dato uno sguardo allo shop interno per noi turisti, pieno della solita paccottiglia tipo calamite e e altri ricordini, e in un angolo ho trovato fondotinta e ciprie talmente imboscati da non riuscire neanche a leggerne la marca o il prezzo.
Confesso che la curiosità di saperne di più era tanta, come anche la voglia di farli miei, ma non ho osato chiedere per non incorrere negli sbraiti del consorte, poco avvezzo a certe necessità di noi donne, come il popolo cubano stesso, quindi li ho lasciati così, come una cosa posata in un angolo e dimenticata.
Ma non li ho dimenticati.
Un altro epic fail mi è capitato nell'aeroporto di L'Avana: mentre stavamo gironzolando in attesa del nostro volo per tornare in patria, mi sono imbattuta in un piccolo box di profumeria con dei trucchi in vendita a poco prezzo, allora mi sono messa in fila per comprare un rossetto che mi aveva colpito, per la modica cifra di 2,30 CUC.
La commessa però non ha voluto accettare i miei euro, al contrario di tutti gli altri negozianti in aeroporto, ed io avevo finito la moneta locale quindi me la sono presa 'ndersecchio e me ne sono andata via con le pive nel sacco e senza rossetto, rosicando abbestia.
Ovviamente ancora ci penso, voglio quel rossetto, cribbio.
Il brutto è che non posso neanche cercarlo in rete visto che non sono riuscita a capire di che marca fosse, tra la signora prima di me che si è comprata una decina di saponette (vai a Cuba e riporti saponette, ma dai), un'altra che mi chiedeva se ero in fila quando poi era ovvio fossi in fila (che altro avrei dovuto fare dietro la signora con le saponette), e la posizione molto azzeccata dei trucchi sotto il registratore di cassa, è stata una missione leggermente impossibile.
Se qualcuno di voi va a Cuba, me lo compra? Grazie.
Mi sarebbe piaciuto potervi mostrare la cosmesi caratteristica di Cuba, ma come avete potuto leggere dal mio post, non è stato così, e me ne dispiace assai.
Comunque Cuba è bellissima anche senza creme, cremine e trucchi vari, visitarla è stata un'esperienza davvero affascinante e indimenticabile.
Un ultimo appunto e poi vi saluto: nell'aeroporto di Madrid dove abbiamo fatto scalo, l'addetta al controllo bagagli non sapeva cosa fosse un LIPSTICK, vi rendete conto, una donna che non sa il significato di una parola internazionale e comune come lipstick, e che lavora in uno scalo internazionale senza conoscere le parole basi delle linque straniere è veramente, ma veramente grave.
Dopo qualche scambio di battute in cui ho cercato di farle capire in inglese cosa fosse un lipstick, senza avere per altro successo, ho dovuto mostrarle il rossetto per riuscire nell'impresa disperata.
Inconcepibile.
Da questo punto di vista, qui in Italia stiamo messi decisamente meglio, e alla fine sono contenta di essere tornata, anche se l'isola caraibica mi manca da morire.
Non credo di poterci tornare molto presto, ma spero di poterlo fare, in futuro.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!

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