giovedì 13 settembre 2018

Biogesan deo green talco


Buondì bella gente, oggi vi mostro un prodotto che ancora non è diventato di uso comune ma che dovrebbe visto il clima torrido in cui versa il nostro amabile paese, il deodorante. Più precisamente "deo green talco biogesan", preso per caso da tigotà nel reparto bio anche se non è un deodorante bio non avendo nessuna certificazione. E' vero che non è bio ma ha un INCI decente e come illustra l'etichetta non contiene alcuni ingredienti cattivi quali (testualmente): gas, parabeni, petrolati, anti-traspiranti e sali di alluminio, che è cosa buona e giusta. Certo poi se fosse mancato anche quel brutto peg-40 forse sarebbe stato un pochino meglio (oltre ad avere le certificazioni, ovvio). Ma andiamo avanti, al secondo posto ahimè troviamo l'alcol denaturato necessario per far asciugare subito il prodotto una volta spruzzato e come coadiuvante per la conservazione essendoci solo il phenoxyethanol ad adempiere a quella funzione, e usare l'alcol denaturato in un deodorante non è proprio una scelta felice ma alla fine basta non spruzzarlo dopo aver depilato le ascelle. Come attivo c'è il triethyl citrate, ottimo deodorante e antibatterico, che oltre a far bene il suo lavoro non irrita la cute e non occlude i pori rendendo il prodotto adatto anche per i soggetti più sensibili. Il chitosan a dispetto del suo pallino rosso non è un cattivo ingrediente, ha proprietà condizionanti e idratanti e si usa come sostituto dell'acido ialuronico, purtroppo si ottiene dall'esoscheletro dei crostacei per questo il buon Zago gli ha dato quella "colorazione", solo per la sua origine. Abbiamo poi diversi estratti vegetali (salvia, malva, camomilla e timo) che hanno azione lenitiva, antisettica, antibatterica e anticongestionante conditi da uno sputo di ethylhexylglycerin che oltre a conservare e combattere i batteri responsabili del cattivo odore (come il triethyl citrate insomma) ha anche proprietà emollienti ed umettanti. Tutto questo guazzetto funziona alla grande, è stato un degno alleato quando siamo andati a visitare le cinque terre in una di quelle giornate standard di agosto con 35° fissi, dopo aver camminato ore ed ore sotto il sole cocente e aver sudato pure l'anima, sono arrivata alla sera con le ascelle inodori. Meraviglioso. Inoltre non macchia i vestiti e non è poca cosa, certo bisogna aspettare qualche secondo che si asciughi bene e l'odore non mi entusiasma poi tanto ma alla fine sono sciocchezze su cui passarci sopra. Il flacone da 125ml costa circa €3,00, finora è il miglior deodorante mai provato e con un minimo di impegno in più poteva essere veramente un must have, peccato. Resta comunque un prodotto consigliatissimo, e con questo è tutto, alla prossima settimana gente!


INCI:
AQUA - solvente
ALCOHOL DENAT. - solvente
TRIETHYL CITRATE - antiossidante, deodorante, solvente
CHITOSAN - filmante, fissante per capelli
SALVIA OFFICINALIS LEAF EXTRACT - tonificante, condizionante cutaneo, igiene orale, detergente, antiforfora (salvia comune)
MALVA SILVESTRIS EXTRACT - condizionante cutaneo (malva selvatica)
CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT - emolliente (camomilla comune)
THYMUS VULGARIS EXTRACT - condizionante cutaneo, profumante (timo comune)
ETHYLHEXYLGLYCERIN - conservante, battericida
PEG-40 HYDROGENATED CASTOR OIL - emulsionante, tensioattivo
METHYLPROPANEDIOL - solvente
GLYCOLIC ACID - agente tampone
PHENOXYETHANOL - conservante
PARFUM

giovedì 6 settembre 2018

Cosmetici da Grasse

Buondì bella gente, sono tornata a lavorare da quasi una settimana ma ancora rimpiango le ferie come ogni persona normale a questo mondo (e vorrei ben dire). Quest'anno ho visitato parecchi luoghi tra Liguria e costa azzurra ed uno in particolare merita di essere menzionato in un post di questo blog: Grasse e il suo museo internazionale del profumo. Tappe fondamentali per chi ha la cosmetica nel cuore, desideravo da anni visitarli e finalmente grazie a quest'ultimo viaggio ho realizzato un mio piccolo sogno. Grasse è una piccola cittadina della Provenza con un bel centro storico medievale, la strada principale che lo attraversa (rue jean ossola) ha dei nebulizzatori temporizzati che spruzzano profumo saturando l'ambiente di piacevoli aromi anche se gli effluvi dei tanti negozi per turisti che vendono appunto profumi e saponette esplicano anch'essi questa funzione. Alcuni di quei negozi hanno anche un "laboratorio" (un tavolo con centinaia di essenze in bottiglietta e vari alambicchi) dove potete farvi creare secondo i vostri gusti la fragranza che più vi piace, diciamo pure che io ero partita proprio con lo scopo di avere un mio profumo personale fatto apposta per me e invece complice il poco tempo e la scarsa fluidità di linguaggio ho dovuto lasciar perdere. Però ho sopperito con l'acquisto di vari profumi già pronti nella bottega che ho amato di più sia per l'ambiente, sia per i prodotti che per la cordialità e la dolcezza della proprietaria: Bulles de gourmandises.


Sembra una pasticceria per l'enorme varietà di saponette a forma di dolci, dai più comuni macarons ai cupcakes, ai biscotti, alle torte e al cioccolato, spaziando poi per quelli divertenti tipo formaggio con topolino annesso, paperella nell'acqua, animaletti vari ecc. Scaffali pieni di ogni tipo di profumo sia per uomo che per donna tutti rigorosamente ordinati e allestiti perfettamente, un piacere sia per gli occhi che per l'animo, la proprietaria poi non si è innervosita per nulla nonostante ci abbiamo messo un eternità a scegliere i nostri profumi e le abbia usato un sacco di cartoncini per provare le fragranze. Veramente nessun altro negoziante è stato scortese con noi, anzi, però l'atmosfera dolce e amorevole che ho respirato in questo negozio non l'ho trovata in nessun altro. Sempre nel centro storico sorge IL MUSEO INTERNAZIONALE DEL PROFUMO, un complesso di varie strutture che ci mostrano ogni aspetto possibile e immaginabile del prodotto tipico della città (il profumo, ovvio). Si inizia con i vari strumenti moderni usati per la distillazione e le differenze fra le più comuni essenze estratte naturalmente e create in laboratorio (tipo la vaniglia e la vanillina), si passa poi nella serra dove sono esposti vari esemplari di erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia ecc. Non ricordo tutto con precisione perché ahimè era vietato fare foto, me ne dispiaccio assai di non avere memorie migliori. Dopo la serra si comincia con il percorso storico del profumo che parte dalle civiltà antiche occidentali come egizi, greci, romani con una punta anche su quella orientale di cinesi e giapponesi. L'enorme collezione di reperti comprende i vari contenitori di ogni foggia e colore, più o meno lussuosi, in cui venivano conservati oli e unguenti profumati (una vera gioia per gli occhi a mio dire). Si continua poi attraversando il medioevo e l'epoca moderna fino ad arrivare ai giorni nostri. Vengono inoltre mostrati i vari metodi e macchinari di estrazione del profumo del passato (enfleurage, vapore, alcol ecc) con la possibilità di odorare la differenza di profumo corrispondente ad ogni tecnica. Tra le varie attività interattive sparse per tutto il museo c'è anche un pannello che illustra l'anno di scoperta di alcune molecole olfattive e gli usi  impiegati, ci ho messo un po' ma me lo sono copiato non potendo fare foto e per dare un senso al mio impegno ve lo lascio qui di seguito:

1868 - COUMARIN - gel doccia profumato alla mandorla/ fougère royale, Houbigant (1884)
1876 - VANILLIN - gelato alla vaniglia/ jicky, Guerlain (1889)
1898 - ALPHA-IONONE - rossetto alla violetta/ l'heure bleue, Guerlain (1912)
1908 - GAMMA-UNDECALACTONE - yogurt alla pesca/ mitsouko, Guerlain (1919)
1957 - FRAMBINONE - wafer al lampone/ magie noire, Lancôme (1978)
1962 - HEDIONE - shampo al gelsomino/ eau sauvage, Christian Dior (1966)
1966 - METHYLBENZODIOXEPINONE - deodorante al profumo marino/ l'eau d'Issey, Issey Miyake (1992)
1969 - ETHYL MALTOL - candela profumata al caramello/ angel, thierry Mugler (1992)
------ - GAMMA-NONALACTONE - barra al cioccolato e alla noce di cocco/ poison, Christian Dior (1984)

Si passa poi ai vari prototipi di profumi creati per le case cosmetiche e alla collezione di flaconi d'epoca per poi terminare con una raccolta di quasi tutti i profumi creati in questo secolo in ordine cronologico (l'ultimo posto era riservato nientepopodimenoche a sauvage di dior datato 2018 con quel bel pezzo di gnocco di Depp). Comunque, anche se Johnny ha avuto il suo bel peso nella produzione di serotonina, la chicca di tutta la collezione che mi ha colpito e che non riesco a togliermi dalla testa è il nécessaire da viaggio della regina maria antonietta, una valigia di cuoio e mogano in cui vi era riposto ciò che poteva servire durante gli spostamenti per mangiare, bere, scrivere e fare toeletta incastonando il tutto in maniera perfetta tra cassetti, vassoi ed incavi unendo comfort e praticità.
Non è bellissimo? Altro che il mio beauty case pieno zeppo di roba alla rinfusa che è un miracolo riuscire a chiudere completamente.
Di cose da aggiungere ce ne sarebbero milioni e milioni ma mi fermo qui sennò famo notte e io ho da lavorare, spero che il mio scritto vi sia piaciuto e che abbiate gradito, alla prossima settimana gente!
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