giovedì 27 agosto 2020

Miomare quartz roller lidl



Buondì bella gente, come va? Io sono a casa da qualche giorno per recuperare il super lavoro fatto finora e devo dire che sto benissimo lontano dai clienti di merda nonostante non sia riuscita ad andare in villeggiatura come mi sarebbe piaciuto fare. Le cose sono andate diversamente da come avevo progettato nella mia mente ma non mi scompongo, sono talmente abituata agli imprevisti e ancora di più alle sfighe che non ci faccio neanche più caso ai cambi di programma improvvisi, per me sono normale routine. Rimanendo in tema routine oggi vi mostro un oggetto che da qualche anno è diventato un must-have per la skin care quotidiana, il quartz roller, compagno del più celebre jade roller di cui tanto sentiamo parlare. Ed era tanto che avevo voglia di comprarlo ma non riuscivo mai a decidermi, era sempre un metti carrello-togli carrello, finché santo lidl non è venuto in mio soccorso con le offerte di oggi dove compaiono ben due tipi di quartz roller, uno rosa e uno verde (e ovviamente li ho presi entrambi, potevo fare diversamente?). C'era anche il gua-sha in quarzo rosa ma ho preferito non prenderlo avendo già il device omonimo (di cui vi parlerò un giorno). Allora, che dire di questo accessorio? E' uno strumento molto semplice composto da due rulli ovali in quarzo alle sue estremità con cui massaggiare il viso e il collo, i due rulli hanno diverse dimensioni per adattarsi meglio ad ogni zona ovvero quello grande per guance, fronte, mento e collo, e quello piccolo per contorno occhi e naso. L'azione massaggiante dei rulli stimola la circolazione sanguigna e quella linfatica migliorando così il trofismo cutaneo e attenuando gonfiori e infiammazioni. L'azione costante poi aiuta a distendere le rughe e stimolare la produzione di collagene ottenendo una pelle più distesa. Non aspettatevi i miracoli sia chiaro, se avete dei solchi in faccia che non si riempiono neanche con litri di infiltrazioni di ialuronico di certo non avrete risultati spettacolari con il quartz roller (pubblicità progresso). Sulla confezione è spiegato molto bene come eseguire le semplici manovre di massaggio, l'importante è eseguire ogni movimento sempre verso l'esterno per convogliare in maniera ottimale la linfa nei linfonodi. Per chi non ha la scatola sottomano vi scrivo brevemente i movimenti e ci aggiungo il mio personale ordine basato sul linfodrenaggio: 

 collo - dall'alto verso il basso 
mento - dal centro verso le orecchie 
guance - dal centro del viso verso le orecchie 
occhi - solo zona inferiore, dal centro verso le tempie 
naso - dal basso verso l'alto 
fronte - dalle sopracciglia verso l'attaccatura dei capelli 
di nuovo collo per convogliare tutta la linfa smossa 

 Ai molteplici benefici del linfodrenaggio si aggiungono quelli dovuti alle proprietà specifiche delle due pietre preziose, abbastanza simili in realtà essendo due tipi di quarzi ma comunque con delle differenze, vediamo sinteticamente quali. Il quarzo rosa è la pietra dell'amore, stimola le emozioni, lenisce la tristezza e riduce lo stress, inoltre a migliora la circolazione sanguigna e rigenera la pelle. Il quarzo verde (avventurina) è la pietra della creatività, attenua ansie e paure e favorisce l'eliminazione delle impurità dalla pelle oltre a lenire le infiammazioni e ad assorbire lo smog elettromagnetico. Entrambe le pietre assorbono energie negative per questo è bene purificarle ciclicamente sotto l'acqua corrente fredda oppure immerse in una ciotola di vetro esposta alla luce della luna piena. Anche se riguardo l'ultima pratica non sono sicura sulla resistenza delle parti metalliche, potrebbero ossidarsi a lungo andare (ai posteri l'ardua sentenza). C'è gente che ripone il roller in frigo per implementare l'effetto freddo, a mio parere non lo trovo poi così indispensabile essendo già la pietra fredda di suo ma insomma, non ci sono controindicazioni quindi neanche una verità assoluta, fate quello che sentite di fare come meglio credete. Infine, usatelo sempre a pelle detersa e dopo aver applicato la crema. Il quartz roller è un piacevole strumento se volete una coccola in più sia per la pelle che per lo spirito, non vi regalerà la giovinezza perduta anni e anni fa ma vi farà sentire sicuramente meglio. Quello preso al lidl oggi costa €6,99, un prezzo più che abbordabile per chi vuole cominciare ad approcciarsi con questo accessorio. Non credo ci sia altro da aggiungere, per me è assolutamente da avere. E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!



giovedì 23 aprile 2020

Arval lespecifiques purapeel désincrustant cutané visage


Buondì bella gente, come va? Siamo ormai arrivati alla penultima settimana di lockdown, il rigore delle direttive ministeriali sta venendo meno complice anche il bel tempo, sia mai che si rimane in casa col sole che splende fuori, sarebbe da cretini giusto? Sono sarcastica se non si è capito. Sarcastica e acida, dalla finestra del salone ultimamente vedo passeggiare orde di persone in gruppi di 2-3 e mi sale un po' il veleno, specialmente per quei ragazzetti che fanno lo struscio con la mascherina appesa ad un'orecchio solo. Precisiamo, non sto affacciata al balcone a fare le poste a chi passa in strada: la finestra del salone è al pianterreno e io spesso sono seduta al tavolo o svaccata sul divano, è automatico volgere lo sguardo fuori quando cammina qualcuno davanti casa che ciarla a volume non propriamente basso ed è agglomerato in gruppi. E che sbircia dentro tra l'altro (ma questa è un'altra storia). Un'introduzione lunghissima ed inutile per evitare eventuali polemiche inutili che sembra non se ne possa fare a meno di questi tempi (sto polemizzando anche io però). Vabbeh, in questa settimana cade anche il compleanno del blog e come tradizione vuole il protagonista del post di oggi è un prodotto vecchio riesumato dai meandri delle mie varie scorte: stavolta è il turno della maschera Arval dermoesfoliante viso formula gommage. Questa chicca mi è stata regalata circa sedici anni fa dal mio socio all'epoca vero fan del marchio ma è rimasta inutilizzata per il fastidio che ne comportava l'uso, e a rivedere adesso l'INCI aggiungerei anche che non ho fatto un soldo di danno ad accantonarla. Il grosso della formula è una base di acqua e paraffina condita con dell'olio di jojoba (buxus chinensis), dopo il solvente (propylene glycol) è tutto contorno infinitesimale. Il polymethyl methacrylate è un polimero sintetico classificato come microplastica e da qualche mese bandito ufficialmente per limitarne l'aumento negli oceani dove già risulta abbondantemente presente grazie al suo impiego finora nei cosmetici a risciacquo. Belle cose. Poi troviamo uno sputo di cera d'api (cera alba) e di glyceryl stearate come emollienti, cetyl alcohol come viscosizzante e lo stearic acid come emulsionante. Come ulteriore emulsionante non poteva certo mancare un pizzico di peg anche se in questo caso il numero è veramente minimo (peg-2 stearate), diciamocelo, non è sicuramente questo l'ingrediente peggiore di tutta la formula. Giungiamo ora ai due enzimi, tripsina e papaina: la prima esplica la funzione dermoesfoliante decantata nel nome della maschera con le sue proprietà di disgregazione delle cellule, la seconda invece favorisce il rinnovo degli strati epidermici superficiali. Il risultato sarà una pelle liscia e morbida con una grana fine rinnovata in maniera non aggressiva. Tutta salute se non fosse per il piccolo particolare insignificante che l'alta percentuale di paraffina rende l'uso di questa maschera un incubo (ma ci arriveremo, abbiate pazienza). Dopo gli enzimi ci sono i "purissimi estratti vegetali" come recita l'etichetta: la camomilla (chamomilla recutita) emolliente e lenitiva, l'iperico (hypericum perforatum) emolliente e riepitelizzante, l'ippocastano (aesculus hyppocastanum) disarrossante, il pepe nero (piper nigrum) antiossidante. Sempre belle cose che apprezziamo ma se fossero state in percentuale maggiore le avremmo apprezzate di più, decisamente. Come regolatore di ph abbiamo la triethalonamine, una base debole che può rilasciare sostanze cancerogene (nitrosammine), come sequestrante c'è l'imperituro disodium edta, sostanza inquinante ma innocua per gli esseri umani e dulcis in fundo un sistema conservante degno di nota. Non contenti dell'imidazolidinyl urea cessore di formaldeide abbiamo il methyldibromo glutaronitrile, sostanza altamente allergizzante di cui è vietato da tempo l'uso nei cosmetici leave-on (ovvero non a risciacquo), mentre è permesso usarla in quelli a risciacquo in piccolissime percentuali. Solo che sotto una certa percentuale non conserva più ma questa è tutta un'altra storia. Poi abbiamo il phenoxyethanol e un parabene, che detto fra noi bastava anche solo quest'ultimo per conservare eternamente il prodotto. La cosa che fa ridere è che a distanza di circa vent'anni ci sono ancora cosmetici con formulazioni simili in barba all'evoluzione. Ridere per non piangere ovviamente. Finita la teoria passiamo alla pratica, come maschera esfoliante funziona per carità, la pelle è liscia e morbida, ma anche fastidiosamente viscida (grazie alla paraffina). Una maschera che va fatta a pelle pulita e che necessita di un'ulteriore detersione per essere rimossa non è proprio l'ideale, senza contare che non basta una sola passata di detergente per eliminare del tutto la sensazione di untuosità che si avverte. Decisamente troppo fastidiosa, mi dispiace per i soldi spesi dal mio socio ma dopo il primo utilizzo non ho più voluto averci niente a che fare. Poi vabbeh, se siete abituate a spalmarvi l'olio johnsons di sicuro non avrete le reazioni sgradevoli che ho provato io, alla fine è tutto molto soggettivo. Se avete voglia di provarla sappiate che ancora si trova in vendita in rete alla modica cifra di €30,00 circa (euro più, euro meno), io l'ho smaltita ultimamente come esfoliante per i piedi contribuendo così ad inquinare i mari in barba ai divieti legislativi, ottenendo altresì le stesse reazioni raccapriccianti dei tempi passati (per fortuna lo strazio è durato poco). Arval, da te mi sarei aspettata di più, questa maschera te la boccio. E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!


AQUA - solvente
PARAFFIN - emolliente, viscosizzante
BUXUS CHINENSIS - vegetale, emolliente (jojoba)
PROPYLENE GLYCOL - umettante, solvente
POLYMETHYL METHACRYLATE - filmante
CERA ALBA - emolliente, emulsionante, filmante
CETYL ALCOHOL - emolliente, emulsionante, opacizzante, viscosizzante
GLYCERYL STEARATE - emolliente, emulsionante
STEARIC ACID - emulsionante, stabilizzante emulsioni
PEG-2 STEARATE - emulsionante, opacizzante
TRYPSIN
PAPAIN - antistatico, condizionante capelli, condizionante cutaneo
CHAMOMILLA RECUTITA - emolliente (camomilla comune)
HYPERICUM PERFORATUM - vegetale (iperico)
AESCULUS HYPPOCASTANUM - vegetale (ippocastano)
PIPER NIGRUM - additivo biologico (pepe nero)
TRIETHALONAMINE - regolatore di ph
DISODIUM EDTA - sequestrante, viscosizzante
IMIDAZOLIDINYL UREA - conservante
PHENOXYETHANOL - conservante
METHYLDIBROMO GLUTARONITRILE - conservante
METHYLPARABEN - conservante
PROFUMO

giovedì 19 marzo 2020

Come prendersi cura dei capelli grassi


Buondì bella gente, come va? Siamo alla seconda settimana di clausura forzata e gli effetti devastanti cominciano a vedersi, le persone stanno quasi perdendo il senno se non l'hanno già perduto, siamo sicuri che andrà tutto bene? Vabbeh, oggi approfitto di questo spazio per parlare di un argomento particolare invece di scrivere la solita recensione, l'altro giorno il mio socio ha fatto una diretta sul suo canale youtube e una ragazza gli ha chiesto come comportarsi con i capelli grassi, a me non è piaciuta la risposta del mio socio e così ho deciso di salire in cattedra e parlarvi di una questione molto comune non affrontata quasi mai come si deve. Innanzitutto, ci sono varie cause che concorrono a rendere i capelli grassi: la genetica, gli ormoni, i fattori ambientali esterni, l'alimentazione e non ultimo IL LAVAGGIO. Ebbene si, l'80% delle persone che presentano cute e capelli grassi sbagliano totalmente il modo di lavarsi i capelli ed i prodotti usati. Contro la genetica poco si può fare, con gli ormoni basta farsi seguire da un bravo endocrinologo (e non prendere la pillola anticoncezionale ad cazzum, fate il favore), se abitate in città grandi e popolose piene di smog come la capitale e prendete i mezzi pubblici ogni giorno sarebbe strano conservare i capelli puliti per due giorni di seguito mentre se friggete anche l'ossigeno e ripudiate frutta e verdura va da sé che è già tanto che conserviate ancora i capelli in testa. Bene o male se non si può modificare una situazione la si può benissimo tamponare modificando le abitudini deleterie dopo ovviamente visite dai vari specialisti, certo se vi barricate dietro la scusa IO HO SEMPRE FATTO COSI' allora è inutile continuare a parlarne, rimanete col frantoio in testa ma poi non ve ne lamentate. Rimarcando il fatto che per qualsiasi problema medico si va dallo specialista giusto, quale che sia endocrinologo, dermatologo, tricologo dietologo ecc, affrontiamo ora il discorso che accomuna tutti i possessori di chioma: il lavaggio. La cute grassa è una cute delicata e sensibile che secerne più sebo del normale come protezione pertanto la detersione va sempre fatta con prodotti delicati in modo da non continuare ad infiammare le ghiandole sebacee già irritate ed i lavaggi non devono essere troppo frequenti. Ovviamente è vero anche che una cute grassa non "respira" e quindi andare in giro con i capelli sporchi di una settimana fa più male che bene, come sempre la verità sta nel mezzo, l'ideale sarebbe lavarli ogni 4-5 giorni massimo. E qui mi immagino già di essere insultata, ma vabbeh, fatemi continuare (e comunque se lavorate nelle stalle ed ogni  giorno finite ricoperte di melma mi sembra più che giusto lavarsi spesso i capelli eh, anzi doveroso direi. Io stessa quando prendevo i mezzi per lavorare non superavo il terzo giorno, questo per dirvi che ogni situazione è a sé stante e necessita della giusta soluzione). Gli shampoo che trovate nei supermercati purtroppo non sono l'ideale per lavare una cute grassa, un po' perché sono aggressivi, un po' perché contengono siliconi che appesantiscono il capello e lo rendono più facile a sporcarsi e poi per il loro principio base di prodotto di grande distribuzione ovvero FIDELIZZARE il cliente rendendolo "schiavo" a vita tramite il cosiddetto effetto boomerang. In poche parole, se avete la cute grassa sarete persuasi ad usare shampoo per cute grassa che sgrassando tanto cuoio capelluto e capelli vi renderà la cute ed i capelli sempre più grassi ed il vostro status di persone con cute grassa non migliorerà mai quindi continuerete a comprare in eterno lo shampoo per cute grassa diventando clienti affezionati di quel certo prodotto ma non consapevoli di quello che realmente state facendo perché convinti di fare il meglio per i vostri capelli grassi. Non so se mi sono spiegata bene ma lo spero.

Se volete cominciare a fare qualche passo per migliorare l'aspetto dei vostri capelli è bene che cambiate radicalmente alcune vostre convinzioni rispetto al lavaggio, prima di tutto:
il tipo di shampoo: sceglietene uno NON per capelli grassi, delicato e senza siliconi, ma neanche per capelli secchi pieni di condizionanti e siliconi che appesantirebbero ulteriormente il capello (altro che nutrimento, ma vabbeh non polemizzo). Oppure provate gli oleoshampoo, shampoo oleosi che puliscono per affinità e non aggrediscono la cute, non sono molto diffusi, qualche esemplare già si trovava in farmacia venti anni fa se non ricordo male (io stessa li ho provati con soddisfazione) ma la cosmesi eco-bio ne è piena, mentre dubito ci siano nella profumeria normale ma correggetemi se sbaglio. Ciò che rende gli oleo-shampoo impopolari è il fatto che non fanno schiuma e quindi si tende a pensare che non lavino abbastanza o che ci si ritrovi la testa più unta di quanto lo sia stata prima del lavaggio, niente di più sbagliato in verità. Liberatevi da questa chiusura mentale e vedrete che il "diverso" non è sinonimo di "male assoluto".
Il modo di lavare i capelli: troppi lavaggi sono deleteri soprattutto se coinvolgete anche tutto il fusto del capello, per lavare correttamente basta insaponare una volta massaggiando bene la testa, la schiuma che scenderà durante il lavaggio porterà via con sé lo sporco dal fusto del capello rendendo sia cute che chioma pulite senza affanni.
Lo spargi-shampoo: strumento tanto semplice quanto indispensabile, si tratta di un flacone con un beccuccio tipo quelli per la bagna dei dolci in cui ci si diluisce lo shampoo con acqua oppure con gli idrolati che più preferite (rosmarino in primis ma potete sbizzarrirvi a seconda delle vostre necessità), usandolo lo shampoo si distribuisce meglio sulla testa ottimizzando le proprietà lavanti e diminuendo l'aggressività del tensioattivo. La differenza si nota, sembra un accessorio stupido ed inutile ma vi assicuro che non lo è, provate e poi mi dite. Io ormai non riesco più a lavarmi i capelli senza il "mio barattolino" (chi capisce la citazione è bravo).
Il balsamo: credere che il balsamo non sia necessario è un enorme errore, non sono necessari i balsami tradizionali fatti solo con siliconi bensì quelli eco-bio ricchi di sostanze coadiuvanti il trofismo del fusto capillare. Oltre al fatto che vanno spalmati solo sulle lunghezze. Potete trovarli in varie tipologie, a risciacquo, leave-in, sotto forma di maschere o di oli e tanto altro, basta solo avere la curiosità e la voglia di andare oltre il classico balsamo per avere di fronte a voi un mondo immenso di possibilità.
Il cowash: ogni tanto alternate i lavaggi tradizionali con un cowash, ovvero un impasto di balsamo e zucchero di canna che pulisce il cuoio capelluto delicatamente con un leggero effetto scrub. In rete trovate milioni di informazioni al merito, non è facile trovare fin dal primo tentativo il giusto equilibrio dei due ingredienti ma con un po' di pazienza ce la si fa. Poi se non avete pazienza potete provare il cowash di domus olea (ma forse qualche altra marca lo produce, ora mi sfugge però).
Oli essenziali: per calmare la cute irritata o regolare la produzione di sebo ci si può avvalere anche di qualche goccia di oli essenziali tipo lavanda o tea tree (o anche altri) aggiunti all'acqua dello spargi-shampoo, per fare questo però bisogna essere più che sicuri di quello che si fa e soprattutto di non esagerare con le dosi. Gli oli essenziali non sono acqua fresca, vanno usati con molto criterio, non cimentatevi subito nell'impresa, io stessa non ne uso.
Impacchi con erbette o argille: le erbe ayurvediche sono un aiuto meraviglioso per i nostri capelli, sia grassi che non, certo non è così facile ed immediato usarle ma con un po' di impegno vi verrà poi naturale il procedimento di preparazione. Le argille sono più facili da usare, fatevi un giro in rete per scoprire tutto un altro mondo che si cela dietro questi due elementi. Tra l'altro sia le erbette che le argille si possono usare anche per lavare i capelli, davvero non avete proprio idea del potenziale che hanno questi ingredienti.
Per finire potete farvi un bel risciacquo acido con acqua e aceto di mele (se non mi ricordo male le proporzioni erano di due cucchiai di aceto in due litri d'acqua), state tranquille che l'odore non rimarrà sui capelli e la vostra chioma risulterà subito più lucente e luminosa. Purtroppo se come me vi tingete i capelli di rosso e non volete ritrovarvi pel di carota questo passaggio è sconsigliatissimo, si smonta tutto il colore. In commercio esistono anche prodotti già pronti tipo quello di maternatura o di parentesi bio ma sinceramente non li ho mai provati e non so se hanno lo stesso inconveniente del risciacquo casareccio. Comunque tentar non nuoce.

Seguendo questi miei semplici consigli vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare, se veramente volete migliorare i vostri capelli dovete fare un grande sforzo e cominciare a muovervi, siate attive sia nell'informarvi sui tipi di prodotti da usare sia nell'usarli davvero, la pigrizia non paga mai. Trincerarsi poi dietro la scusa: EH MA IO NON POSSO STARE CON I CAPELLI SPORCHI adesso non ha senso, siamo in quarantena forzata e non ci saranno poi tutti questi spettatori ad assistere al triste spettacolo delle vostre chiome sporche in attesa di allungare i tempi di lavaggio, quindi non avete attenuanti. E poi se vivete sole col cane lui vi ama anche ricoperte di melma, se vivete con vostro marito lui ha già visto il peggio di voi e non si spaventerà di certo per un po' di unto in più, e se vivete con i vostri genitori loro sono già vaccinati allo schifo dopo avervi pulito il sedere per anni, davvero non avete scuse. Muovete le chiappe e datevi fare, anche perché che altro avete da fare? Spero di esservi stata utile e di aver dipanato un po' la matassa aggrovigliata intorno questo argomento senza annoiarvi (non più della quarantena almeno), e soprattutto di essere stata chiara (concisa no, perdonatemi). Con questo è tutto, alla prossima settimana gente!

giovedì 16 gennaio 2020

Wands for Wildlife




Buondì bella gente, come va?
Oggi voglio parlarvi di una particolare iniziativa che vedo in giro sui social da qualche tempo, ovvero la raccolta degli scovolini usati dei mascara per utilizzarli nei rifugi che accolgono gli animali selvatici feriti o in cattive condizioni.
Come recita il volantino che vi ho messo sopra il post, "Appalachian Wildlife Refuge" in collaborazione con "Wands for Wildlife" riciclano gli scovolini usati dei mascara per rimuovere uova e larve di parassiti dagli animali, ma non solo, anche per ripulire le ferite o il pelo, per le infezioni, per togliere residui oleosi o più semplicemente polvere e fango, acari e quant'altro possa dare problemi.
Perché proprio gli scovolini dei mascara?
Perché, come dice il volantino, i dentini degli scovolini sono vicini e delicati, l'ideale da usare per i piccoli animali feriti, ospiti del rifugio.
Il sito del rifugio dove prendere maggiori informazioni riguardo la raccolta è scritto sulla locandina, ma di seguito vi metto il link diretto: www.appalachianwild.org, come anche quello di Wands for Wildlife, l'organizzazione no-profit sua partner creata unicamente per la raccolta degli scovolini.
Per spedire loro gli scovolini bisogna prima di tutto lavarli bene con acqua e sapone e una volta asciutti metterli in una bustina di plastica (meglio se di quelle con la zip, sigillanti), stampare e compilare un modulo che troverete su entrambi i siti, spedire tutto in busta chiusa all'uno o all'altra, et voilà, grazie al vostro gesto avrete aiutato a salvare degli animali.
Ovviamente non serve comprarli nuovi, se no cade del tutto la questione riciclo, punto focale dell'iniziativa.
Se proprio volete spendere soldi, fate una donazione, aiuterete lo stesso il rifugio ma nella maniera più semplice e veloce, anche perché strutture come questa sono principalmente no-profit e campano soprattutto di beneficienza.
Che altro dire, a mio parere è un'iniziativa molto interessante ma di non facile esecuzione da una singola persona qui in Italia, purtroppo la spedizione di un pacco oltre oceano non conviene per pochi pezzi, anche perché, in genere, la quantità di mascara usati in un anno è veramente poca per ogni individuo.
Bisognerebbe mettersi d'accordo con più persone, creare gruppi, organizzare le raccolte e poi la spedizione, sentire questo e quello, e insomma, non è come spalmarsi una crema sul viso.
Però, ho voluto lo stesso farvi conoscere quest'iniziativa, che la condivisione fa sempre bene.
Poi chissà, magari da cosa nasce cosa e un giorno avremo anche noi italiani dei bei rifugi no-profit per la cura degli animali selvatici da aiutare con iniziative del genere, senza rimetterci un rene ogni volta.
Con la speranza di un mondo migliore, vi saluto.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!

giovedì 9 gennaio 2020

Sophie beauty & cosmetics milk protein make up remover wipes


Buondì bella gente, oggi vi parlo di un prodotto di cui non c'è traccia in rete e che io stessa non avevo mai visto o sentito nominare, le salviette struccanti sophie beauty & cosmetics (non avevo mai visto il brand, non le salviette). Tempo fa mi serviva qualcosa per struccarmi urgentemente ma l'orario di chiusura dei negozi era passato da un pezzo e così mi son dovuta arrangiare recandomi da un bangladino dove per miracolo ho trovato queste salviette. Non mi sono messa a fare la schizzinosa anche perché l'alternativa era usare il sapone per mani o dormire truccata e insomma ho preferito il male minore ecco, alla fine devo dire però che la scelta non è stata poi così male. In poche parole sono salviette imbevute di semplice crema che struccano per affinità risultando quindi per nulla aggressive facendo bene il loro lavoro (ma comunque dovete sempre sciacquarvi il viso dopo l'uso). La salvietta ha un tessuto a nido d'ape che facilita la rimozione del trucco ed inoltre è bella grande in modo da poterne usare benissimo solo una evitando inutili sprechi (sempre se non vi truccate come moira orfei, in quel caso non vi basterebbe la confezione intera). La pelle rimane liscia e morbida grazie agli olietti emollienti contenuti (cetearyl isononanoate, cetearyl alcohol, glyceryl stearate, cetyl palmitate) e a quel piccolo sputo di glicerina condito con le proteine del latte (lactis proteinum) anche se in un prodotto a risciacquo hanno ben poco di nutritivo contrariamente a quanto scritto in etichetta ma vabbè, apprezziamo che ci siano. Il tutto emulsionato con quei due pallini rossi (ceteareth-20, ceteareth-12) e conservato con tanta roba, forse troppa, chissà (phenoxyethanol, sodium benzoate, sodium dehydroacetate, sodium metabisulfite). Il pao è di sei mesi e una volta aperta la confezione le salviette si asciugano in fretta nonostante il coperchio di plastica che sigilla meglio il prodotto, e quando le salviette si asciugano vi assicuro che l'esperienza con loro non è proprio la cosa più bella di questo mondo, purtroppo. Il pacco da 40 salviette l'ho pagato solo €1,20, niente male se consideriamo la concorrenza nella grande distribuzione. Io mi ci sono trovata bene dopotutto, non mi sono pentita dell'acquisto. E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!


INCI:
AQUA - solvente
CETEARYL ISONONANOATE - emolliente
CETEARETH-20 - emulsionante, tensioattivo
CETEARYL ALCOHOL - emolliente, emulsionante, stabilizzante emulsioni, opacizzante
PARFUM
GLYCERIN - denaturante, umettante, solvente
GLYCERYL STEARATE - emolliente, emulsionante
LACTIS PROTEINUM - additivo biologico (rosso se di origine animale)
CETEARETH-12 - emulsionante
CETYL PALMITATE - emolliente
PHENOXYETHANOL - conservante
SODIUM BENZOATE - preservante
SODIUM DEHYDROACETATE - preservante
SODIUM METABISULFITE - antiossidante, conservante, riducente
CITRIC ACID - agente tampone, sequestrante

giovedì 2 gennaio 2020

Cien nature deo vapo delicato con fiordaliso bio


Buondì bella gente, passato bene il capodanno? Io ho festeggiato in maniera molto trasgressiva, dopo aver cenato sono riuscita a rimanere sveglia fino verso le ventitre, dopodiché mi sono abbioccata, a mezzanotte mi hanno svegliata, ho festeggiato, fatto gli auguri, visto i fuochi d'artificio e rimessa a dormire. Che ragazzaccia. Ma spostiamo l'attenzione su cose più interessanti, oggi vi parlo del deodorante delicato al fiordaliso di cien nature, preso qualche mese fa (credo fosse marzo o aprile) al lidl durante uno dei tanti raid insieme al mio socio. Che dire, dalla formula sembra perfetto con il suo bel principio attivo verde che non irrita la pelle delicata delle ascelle (triethyl citrate) e con gli estratti di aloe vera (aloe barbadensis), calendula officinale (calendula officinalis) e fiordaliso (centaurea cyanus) che concorrono al benessere epidermico con le loro azioni emollienti e lenitive. Senza scordarci poi della presenza dell'olio di riso (oryza sativa bran oil) e della glicerina che di certo male non fanno, anzi, è sempre bene metterli. Buoni anche gli emulsionanti di derivazione vegetale (c14-22 alcohols, c12-20 alkyl glucoside), entrambi ingredienti del composto Montanov L che ha un'eccellente dermo-compatibilità e rende la texture del prodotto morbida e leggera, perfetta per un deodorante. Buono anche il sistema conservante (benzyl alcohol, sodium benzoate, potassium sorbate), che dire? E' tutto molto bello, peccato che non balli. Deodorante delicato, delicatissimo, talmente delicato da risultare inutile. Se mi fossi spruzzata acqua fresca sotto le ascelle avrei ottenuto lo stesso risultato, purtroppo il triethyl citrate da solo ha un'azione molto blanda, necessita di un aiuto che qui in formula non c'è. E l'ho usato durante i mesi freddi, neanche a dire durante l'estate dove sarebbe stato pure normale avere le ascelle puzzone dopo qualche ora dall'uso di un deodorante non anti-traspirante. E' pure vero che i deodoranti di questo genere vanno applicati più volte durante la giornata, ma ditemi voi chi si denuderebbe di inverno per deodorarsi ripetutamente le ascelle? Di certo una piccola percentuale di persone, obiettivamente non è una pratica molto fattibile su, specialmente da me che soffro già da quando le temperature scendono sotto i 20°. Poi vabbe' ci faccio quarzi che è approvato da ecobiocontrol se su di me non funziona neanche durante i mesi freddi. Peccato veramente, poteva essere un prodotto eco-bio di spicco nella grande distribuzione dato il costo irrisorio (€1,19 per 75 ml) e la facile reperibilità, anche se credo sia una limited edition (non l'ho più visto sugli scaffali da allora). Se avete la possibilità e non vi scocciate di stare sempre a spogliarvi per applicarvi il deodorante, usatelo pure, è un buon prodotto. E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!


INCI:
AQUA - solvente
TRIETHYL CITRATE - antiossidante, deodorante, solvente
ALOE BARBADENSIS LEAF JUICE - emolliente (aloe vera)
ORYZA SATIVA BRAN OIL - assorbente, legante, viscosizzante, emolliente (olio di crusca di riso)
GLYCERIN - denaturante, umettante, solvente
C14-22 ALCOHOLS - stabilizzante emulsioni
C12-20 ALKYL GLUCOSIDE - emulsionante, tensioattivo
CALENDULA OFFICINALIS FLOWER EXTRACT - profumante, condizionante cutaneo, filmante (calendula officinale)
CENTAUREA CYANUS FLOWER EXTRACT - astringente, condizionante cutaneo (fiordaliso)
PARFUM
CETEARYL ALCOHOL - emolliente, emulsionante, stabilizzante emulsioni, opacizzante
XANTHAN GUM - legante, stabilizzante emulsioni, viscosizzante
BENZYL ALCOHOL - allergene del profumo, conservante, solvente
SODIUM BENZOATE - preservante
POTASSIUM SORBATE - conservante
LACTIC ACID - agente tampone, umettante
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