giovedì 19 marzo 2020

Come prendersi cura dei capelli grassi


Buondì bella gente, come va? Siamo alla seconda settimana di clausura forzata e gli effetti devastanti cominciano a vedersi, le persone stanno quasi perdendo il senno se non l'hanno già perduto, siamo sicuri che andrà tutto bene? Vabbeh, oggi approfitto di questo spazio per parlare di un argomento particolare invece di scrivere la solita recensione, l'altro giorno il mio socio ha fatto una diretta sul suo canale youtube e una ragazza gli ha chiesto come comportarsi con i capelli grassi, a me non è piaciuta la risposta del mio socio e così ho deciso di salire in cattedra e parlarvi di una questione molto comune non affrontata quasi mai come si deve. Innanzitutto, ci sono varie cause che concorrono a rendere i capelli grassi: la genetica, gli ormoni, i fattori ambientali esterni, l'alimentazione e non ultimo IL LAVAGGIO. Ebbene si, l'80% delle persone che presentano cute e capelli grassi sbagliano totalmente il modo di lavarsi i capelli ed i prodotti usati. Contro la genetica poco si può fare, con gli ormoni basta farsi seguire da un bravo endocrinologo (e non prendere la pillola anticoncezionale ad cazzum, fate il favore), se abitate in città grandi e popolose piene di smog come la capitale e prendete i mezzi pubblici ogni giorno sarebbe strano conservare i capelli puliti per due giorni di seguito mentre se friggete anche l'ossigeno e ripudiate frutta e verdura va da sé che è già tanto che conserviate ancora i capelli in testa. Bene o male se non si può modificare una situazione la si può benissimo tamponare modificando le abitudini deleterie dopo ovviamente visite dai vari specialisti, certo se vi barricate dietro la scusa IO HO SEMPRE FATTO COSI' allora è inutile continuare a parlarne, rimanete col frantoio in testa ma poi non ve ne lamentate. Rimarcando il fatto che per qualsiasi problema medico si va dallo specialista giusto, quale che sia endocrinologo, dermatologo, tricologo dietologo ecc, affrontiamo ora il discorso che accomuna tutti i possessori di chioma: il lavaggio. La cute grassa è una cute delicata e sensibile che secerne più sebo del normale come protezione pertanto la detersione va sempre fatta con prodotti delicati in modo da non continuare ad infiammare le ghiandole sebacee già irritate ed i lavaggi non devono essere troppo frequenti. Ovviamente è vero anche che una cute grassa non "respira" e quindi andare in giro con i capelli sporchi di una settimana fa più male che bene, come sempre la verità sta nel mezzo, l'ideale sarebbe lavarli ogni 4-5 giorni massimo. E qui mi immagino già di essere insultata, ma vabbeh, fatemi continuare (e comunque se lavorate nelle stalle ed ogni  giorno finite ricoperte di melma mi sembra più che giusto lavarsi spesso i capelli eh, anzi doveroso direi. Io stessa quando prendevo i mezzi per lavorare non superavo il terzo giorno, questo per dirvi che ogni situazione è a sé stante e necessita della giusta soluzione). Gli shampoo che trovate nei supermercati purtroppo non sono l'ideale per lavare una cute grassa, un po' perché sono aggressivi, un po' perché contengono siliconi che appesantiscono il capello e lo rendono più facile a sporcarsi e poi per il loro principio base di prodotto di grande distribuzione ovvero FIDELIZZARE il cliente rendendolo "schiavo" a vita tramite il cosiddetto effetto boomerang. In poche parole, se avete la cute grassa sarete persuasi ad usare shampoo per cute grassa che sgrassando tanto cuoio capelluto e capelli vi renderà la cute ed i capelli sempre più grassi ed il vostro status di persone con cute grassa non migliorerà mai quindi continuerete a comprare in eterno lo shampoo per cute grassa diventando clienti affezionati di quel certo prodotto ma non consapevoli di quello che realmente state facendo perché convinti di fare il meglio per i vostri capelli grassi. Non so se mi sono spiegata bene ma lo spero.

Se volete cominciare a fare qualche passo per migliorare l'aspetto dei vostri capelli è bene che cambiate radicalmente alcune vostre convinzioni rispetto al lavaggio, prima di tutto:
il tipo di shampoo: sceglietene uno NON per capelli grassi, delicato e senza siliconi, ma neanche per capelli secchi pieni di condizionanti e siliconi che appesantirebbero ulteriormente il capello (altro che nutrimento, ma vabbeh non polemizzo). Oppure provate gli oleoshampoo, shampoo oleosi che puliscono per affinità e non aggrediscono la cute, non sono molto diffusi, qualche esemplare già si trovava in farmacia venti anni fa se non ricordo male (io stessa li ho provati con soddisfazione) ma la cosmesi eco-bio ne è piena, mentre dubito ci siano nella profumeria normale ma correggetemi se sbaglio. Ciò che rende gli oleo-shampoo impopolari è il fatto che non fanno schiuma e quindi si tende a pensare che non lavino abbastanza o che ci si ritrovi la testa più unta di quanto lo sia stata prima del lavaggio, niente di più sbagliato in verità. Liberatevi da questa chiusura mentale e vedrete che il "diverso" non è sinonimo di "male assoluto".
Il modo di lavare i capelli: troppi lavaggi sono deleteri soprattutto se coinvolgete anche tutto il fusto del capello, per lavare correttamente basta insaponare una volta massaggiando bene la testa, la schiuma che scenderà durante il lavaggio porterà via con sé lo sporco dal fusto del capello rendendo sia cute che chioma pulite senza affanni.
Lo spargi-shampoo: strumento tanto semplice quanto indispensabile, si tratta di un flacone con un beccuccio tipo quelli per la bagna dei dolci in cui ci si diluisce lo shampoo con acqua oppure con gli idrolati che più preferite (rosmarino in primis ma potete sbizzarrirvi a seconda delle vostre necessità), usandolo lo shampoo si distribuisce meglio sulla testa ottimizzando le proprietà lavanti e diminuendo l'aggressività del tensioattivo. La differenza si nota, sembra un accessorio stupido ed inutile ma vi assicuro che non lo è, provate e poi mi dite. Io ormai non riesco più a lavarmi i capelli senza il "mio barattolino" (chi capisce la citazione è bravo).
Il balsamo: credere che il balsamo non sia necessario è un enorme errore, non sono necessari i balsami tradizionali fatti solo con siliconi bensì quelli eco-bio ricchi di sostanze coadiuvanti il trofismo del fusto capillare. Oltre al fatto che vanno spalmati solo sulle lunghezze. Potete trovarli in varie tipologie, a risciacquo, leave-in, sotto forma di maschere o di oli e tanto altro, basta solo avere la curiosità e la voglia di andare oltre il classico balsamo per avere di fronte a voi un mondo immenso di possibilità.
Il cowash: ogni tanto alternate i lavaggi tradizionali con un cowash, ovvero un impasto di balsamo e zucchero di canna che pulisce il cuoio capelluto delicatamente con un leggero effetto scrub. In rete trovate milioni di informazioni al merito, non è facile trovare fin dal primo tentativo il giusto equilibrio dei due ingredienti ma con un po' di pazienza ce la si fa. Poi se non avete pazienza potete provare il cowash di domus olea (ma forse qualche altra marca lo produce, ora mi sfugge però).
Oli essenziali: per calmare la cute irritata o regolare la produzione di sebo ci si può avvalere anche di qualche goccia di oli essenziali tipo lavanda o tea tree (o anche altri) aggiunti all'acqua dello spargi-shampoo, per fare questo però bisogna essere più che sicuri di quello che si fa e soprattutto di non esagerare con le dosi. Gli oli essenziali non sono acqua fresca, vanno usati con molto criterio, non cimentatevi subito nell'impresa, io stessa non ne uso.
Impacchi con erbette o argille: le erbe ayurvediche sono un aiuto meraviglioso per i nostri capelli, sia grassi che non, certo non è così facile ed immediato usarle ma con un po' di impegno vi verrà poi naturale il procedimento di preparazione. Le argille sono più facili da usare, fatevi un giro in rete per scoprire tutto un altro mondo che si cela dietro questi due elementi. Tra l'altro sia le erbette che le argille si possono usare anche per lavare i capelli, davvero non avete proprio idea del potenziale che hanno questi ingredienti.
Per finire potete farvi un bel risciacquo acido con acqua e aceto di mele (se non mi ricordo male le proporzioni erano di due cucchiai di aceto in due litri d'acqua), state tranquille che l'odore non rimarrà sui capelli e la vostra chioma risulterà subito più lucente e luminosa. Purtroppo se come me vi tingete i capelli di rosso e non volete ritrovarvi pel di carota questo passaggio è sconsigliatissimo, si smonta tutto il colore. In commercio esistono anche prodotti già pronti tipo quello di maternatura o di parentesi bio ma sinceramente non li ho mai provati e non so se hanno lo stesso inconveniente del risciacquo casareccio. Comunque tentar non nuoce.

Seguendo questi miei semplici consigli vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare, se veramente volete migliorare i vostri capelli dovete fare un grande sforzo e cominciare a muovervi, siate attive sia nell'informarvi sui tipi di prodotti da usare sia nell'usarli davvero, la pigrizia non paga mai. Trincerarsi poi dietro la scusa: EH MA IO NON POSSO STARE CON I CAPELLI SPORCHI adesso non ha senso, siamo in quarantena forzata e non ci saranno poi tutti questi spettatori ad assistere al triste spettacolo delle vostre chiome sporche in attesa di allungare i tempi di lavaggio, quindi non avete attenuanti. E poi se vivete sole col cane lui vi ama anche ricoperte di melma, se vivete con vostro marito lui ha già visto il peggio di voi e non si spaventerà di certo per un po' di unto in più, e se vivete con i vostri genitori loro sono già vaccinati allo schifo dopo avervi pulito il sedere per anni, davvero non avete scuse. Muovete le chiappe e datevi fare, anche perché che altro avete da fare? Spero di esservi stata utile e di aver dipanato un po' la matassa aggrovigliata intorno questo argomento senza annoiarvi (non più della quarantena almeno), e soprattutto di essere stata chiara (concisa no, perdonatemi). Con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
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