Buondì bella gente, come va?
Oggi parliamo di un prodotto comune, che più comune non si può, ovvero il sapone liquido mani di Consilia.
Prodotto semplice e di poche pretese, dopotutto cosa volete da un detergente mani? Basta che lavi, senza inutili fronzoli.
Ecco, questo sapone è di poche pretese e senza inutili fronzoli, lava grazie all'azione sinergica dei tre tensioattivi (sodium laureth sulfate, cocamidopropyl betaine, lauryl glucoside) in maniera delicata, senza seccare la pelle.
Vorrei poter dire che sia grazie agli estratti di aloe vera (aloe barbadensis leaf extract) e al tea tree oil (melaleuca alternifolia leaf oil), ma la loro presenza è talmente infinitesimale che non credo proprio faccia differenza se ci siano o meno (si trovano sotto il sodium benzoate, che si usa massimo allo 0,5%).
Però ci sono, apprezziamolo.
Come ho apprezzato la presenza del tetrasodium glutamate diacetate, un chelante a base vegetale, valido sostituto del mio tanto odiato EDTA (socio mio prendi poco per culo tu). I chelanti contribuiscono a mantenere stabile la formulazione e favoriscono la conservazione del prodotto, e se lo fanno in maniera da non danneggiare l'ambiente e la salute, perché non elogiarli?
Come regolatore di pH abbiamo l'acido citrico e come conservanti ci sono il sodium benzoate e il sodium salicylate, in teoria entrambi ottimi conservanti ormai di largo uso, ma che in pratica non so per quale motivo il sodium benzoate abbia il pallino giallo.
Se qualcuno ne è a conoscenza, me lo faccia sapere, grazie. Finora girovagando per la rete non ho trovato i reali motivi che hanno portato il sommo Zago a prendere tale decisione a riguardo, confido in voi, bella gente.
Non so neanche perché ad oggi anche l'estratto di aloe abbia pallino giallo, ma vabbè.
Il pallino rosso dell'olio di tea tree invece dovrebbe essere perché potrebbe scatenare reazioni cutanee in soggetti predisposti se usato in gradi quantità ed in maniera sconsiderata (gli oli essenziali non vanno mai usati puri ma qualcuno se lo dimentica sempre), ed in più è tossico se ingerito.
Ma a noi cosa ce ne fotte? Questo è un prodotto a risciacquo con uno sputazzo di estrattini, che male vuoi che facciano?
Infine abbiamo il classico allergene del profumo (limonene) che da quel tocco di freschezza in più, e una sfilza di coloranti cosmetici che rendono il colore del detergente verde trasparente.
Curiosità, il limonene è di per sé già presente nel tea tree oil ma nell'INCI si deve scrivere separatamente perché è un allergene.
Non saprei cos'altro dire, a lavare lava, lascia un delicato profumo, la pelle non si secca e la formula non è neanche poi così male, che altro volere da un detergente da supermercato?
Il flacone contiene 300 ml di prodotto e costa circa €1,99, meno di tanti altri saponi liquidi per le mani in vendita nella grande distribuzione.
Fosse per me darei pallino verde perché alla fin fine nella grande distribuzione c'è decisamente di peggio, solo che c'è anche di meglio, purtroppo.
Ciò non toglie che sia un sapone per le mani valido e formulato abbastanza decentemente.
La scelta è vostra, come al solito.
Oggi parliamo di un prodotto comune, che più comune non si può, ovvero il sapone liquido mani di Consilia.
Prodotto semplice e di poche pretese, dopotutto cosa volete da un detergente mani? Basta che lavi, senza inutili fronzoli.
Ecco, questo sapone è di poche pretese e senza inutili fronzoli, lava grazie all'azione sinergica dei tre tensioattivi (sodium laureth sulfate, cocamidopropyl betaine, lauryl glucoside) in maniera delicata, senza seccare la pelle.
Vorrei poter dire che sia grazie agli estratti di aloe vera (aloe barbadensis leaf extract) e al tea tree oil (melaleuca alternifolia leaf oil), ma la loro presenza è talmente infinitesimale che non credo proprio faccia differenza se ci siano o meno (si trovano sotto il sodium benzoate, che si usa massimo allo 0,5%).
Però ci sono, apprezziamolo.
Come ho apprezzato la presenza del tetrasodium glutamate diacetate, un chelante a base vegetale, valido sostituto del mio tanto odiato EDTA (socio mio prendi poco per culo tu). I chelanti contribuiscono a mantenere stabile la formulazione e favoriscono la conservazione del prodotto, e se lo fanno in maniera da non danneggiare l'ambiente e la salute, perché non elogiarli?
Come regolatore di pH abbiamo l'acido citrico e come conservanti ci sono il sodium benzoate e il sodium salicylate, in teoria entrambi ottimi conservanti ormai di largo uso, ma che in pratica non so per quale motivo il sodium benzoate abbia il pallino giallo.
Se qualcuno ne è a conoscenza, me lo faccia sapere, grazie. Finora girovagando per la rete non ho trovato i reali motivi che hanno portato il sommo Zago a prendere tale decisione a riguardo, confido in voi, bella gente.
Non so neanche perché ad oggi anche l'estratto di aloe abbia pallino giallo, ma vabbè.
Il pallino rosso dell'olio di tea tree invece dovrebbe essere perché potrebbe scatenare reazioni cutanee in soggetti predisposti se usato in gradi quantità ed in maniera sconsiderata (gli oli essenziali non vanno mai usati puri ma qualcuno se lo dimentica sempre), ed in più è tossico se ingerito.
Ma a noi cosa ce ne fotte? Questo è un prodotto a risciacquo con uno sputazzo di estrattini, che male vuoi che facciano?
Infine abbiamo il classico allergene del profumo (limonene) che da quel tocco di freschezza in più, e una sfilza di coloranti cosmetici che rendono il colore del detergente verde trasparente.
Curiosità, il limonene è di per sé già presente nel tea tree oil ma nell'INCI si deve scrivere separatamente perché è un allergene.
Non saprei cos'altro dire, a lavare lava, lascia un delicato profumo, la pelle non si secca e la formula non è neanche poi così male, che altro volere da un detergente da supermercato?
Il flacone contiene 300 ml di prodotto e costa circa €1,99, meno di tanti altri saponi liquidi per le mani in vendita nella grande distribuzione.
Fosse per me darei pallino verde perché alla fin fine nella grande distribuzione c'è decisamente di peggio, solo che c'è anche di meglio, purtroppo.
Ciò non toglie che sia un sapone per le mani valido e formulato abbastanza decentemente.
La scelta è vostra, come al solito.
Piccolo appunto, in etichetta c'è scritto MALALEUCA alternifolia, ecco, è sbagliato, è MELALEUCA.
C'è pure scritto con tensioattivi di origine vegetale, il che è vero solo in parte, il sodium laureth sulfate è di derivazione vegetale ma viene rimaneggiato con una quota petrolifera che ne "contamina" l'origine (per dirla spiccia).
Comunque, male non è (il detergente, non il sodium laureth sulfate).
E con questo è tutto, alla prossima bella gente!
C'è pure scritto con tensioattivi di origine vegetale, il che è vero solo in parte, il sodium laureth sulfate è di derivazione vegetale ma viene rimaneggiato con una quota petrolifera che ne "contamina" l'origine (per dirla spiccia).
Comunque, male non è (il detergente, non il sodium laureth sulfate).
E con questo è tutto, alla prossima bella gente!
INCI:
AQUA - solvente
SODIUM LAURETH SULFATE - tensioattivo/detergente, emulsionante, schiumogeno
COCAMIDOPROPYL BETAINE - tensioattivo/antistatico, condizionante capelli, detergente, sostenitore di schiuma, viscosizzante
LAURYL GLUCOSIDE - tensioattivo non ionico dolce/detergente, emulsionante, sostenitore di schiuma, condizionante cutaneo, tensioattivo
TETRASODIUM GLUTAMATE DIACETATE - sequestrante, chelante
PARFUM - profumo/coprente, deodorante, profumante
SODIUM BENZOATE - preservante/anticorrosivo, coprente
SODIUM SALICYLATE - preservante/denaturante
ALOE BARBADENSIS LEAF EXTRACT - estratto vegetale/antiossidante, condizionante cutaneo (aloe vera)
MELALEUCA ALTERNIFOLIA LEAF OIL - antiossidante, profumante (tea tree oil)
CITRIC ACID - agente tampone, sequestrante/chelante, coprente
LIMONENE - allergene del profumo/profumante
CI 47005 - colorante cosmetico acid yellow 3
CI 42051 - colorante cosmetico acid blue 3
CI 42080 - colorante cosmetico acid blue 7
CI 19140 - colorante cosmetico yellow 5