01 febbraio 2024

Cuffia per capelli in seta



 Buondì bella gente, come va? Oggi voglio parlarvi di un acquisto che ho fatto da poco e che mi ha piacevolmente stupito, la cuffia per capelli in seta.
Da svariato tempo leggo lodi su lodi per questo accessorio, complice anche l'entusiasmo di una mia amica e della sua bimba che le usano con soddisfazione e il dover svuotare la postepay prima della sua scadenza, ho deciso di compramene una, che tentar non nuoce.
E non ho sbagliato, stavolta.
Il mio capello è abbastanza di merda, diciamocelo: fino, leggermente mosso, che si increspa con l'umidità e anche solo per dispetto, trattato chimicamente da anni, con la tendenza a creare rasta fastidiosi dietro la nuca anche solo se respiro, e come se non fosse abbastanza, non tiene la piega neanche se prego in aramaico antico. 
Che messa così paro la befana, e lo sarei davvero se non curassi la mia chioma con i giusti prodotti, ma questa è tutta un'altra storia.
Date le premesse, era più che logico che fossi incuriosita da un'ennesimo tentativo di migliorare lo stato disastroso in cui verso la mattina appena alzata dal letto, e devo ammettere che la differenza l'ho notata subito, ovviamente in meglio: già dal primo giorno niente capelli arruffati, niente rasta, niente aureola di crespo, chioma morbida e più disciplinata (per la piega non so che dirvi, mantenere una definizione del mio mosso è un'impresa più che disperata e persa già in partenza).
Ma parliamo della cuffia: perché proprio una cuffia e perché proprio la seta?
Io ho provato la cuffia della foto (decisamente antisesso), ma fortunatamente non è l'unico modello in commercio, ce ne sono vari tipi tra cui scegliere a seconda dei vostri gusti, della vostra comodità e della lunghezza dei capelli.
Non vi piacciono le cuffie? Esistono anche i turbanti.
E se proprio non volete fare a meno di lasciare libera la chioma e non volete somigliare alle ragazze Ingalls, potete provare le federe in seta per i cuscini, anche la pelle del vostro viso ne trarrà giovamento.
Perché l'importante non è la forma, ma la stoffa con cui la nostra chioma viene a contatto durante il sonno.
Personalmente ho preferito la cuffia perché non sopporto di avere i capelli in faccia e arrotolati sul collo, avendoli molto lunghi, ma quello che è giusto per me non è detto lo sia per tutti, sia chiaro.
La seta è una fibra naturale, di origine animale, pregiata e purtroppo costosa rispetto ad altri tipi di stoffe. Resistente, leggera, maggiormente ipoallergenica rispetto alle altre fibre, cattiva conduttrice di calore e termoregolante, ovvero calda in inverno e fresca in estate. Inoltre è altamente assorbente ma senza dare sensazione di umido, assorbe il sudore lasciando traspirare la pelle.
Usare la cuffia di seta aiuta principalmente a proteggere i capelli dallo sfregamento del cuscino, rendendoli così meno crespi ed elettrizzati, riducendo la formazione dei nodi, mantenendoli più idratati e preservandone la piega (di quest'ultima non posso darvene conferma purtroppo).
Per questo motivo la cuffia è usata specialmente dalle donne con i capelli ricci, ma ciò non toglie che possiamo usarla anche noi che li abbiamo mossi o chi li ha lisci, anche se la possibilità di mantenerla ferma per tutta la notte diminuisce con il diminuire del volume della chioma (e ne so qualcosa, non sempre mi sveglio con la cuffia perfettamente indossata, anzi, a volte mi sveglio senza).
Oltre a ciò, la cuffia di seta contrasta la formazione di doppie punte e il diradamento, la rottura e la caduta del capello, ma questa è solo teoria, avendola da poco tempo non ho ancora verificato con la pratica queste qualità che necessitano giustamente di un periodo di uso molto più lungo.
Nei siti di vendita potete trovare sia cuffie in seta, sia cuffie in raso: fate bene attenzione alla descrizione del materiale, perché non è proprio la stessa cosa.
Esistono vari tipi di seta, il più usato per cuffie, turbanti e federe è il raso (liscio, lucido e morbido), seguito dallo shantung.
Poi esiste il raso di poliestere, di aspetto del tutto simile, ma di provenienza sintetica, leggero, resistente, idrorepellente e poco assorbente.
La cuffia in raso di poliestere è un'alternativa economica a quella in seta, male non fa, ma di certo non ha tutte le qualità della sua controparte più costosa.
E qui devo fare coming out: la mia è una banalissima ed economica cuffia in raso di poliestere, la prima che ho trovato on line, tanto per provarne una (per questo motivo ho messo una foto indicativa senza mostrare marchi o citare negozi).
E se ne ho tratto benefici nonostante la non particolarità della stoffa, figuriamoci cosa avrei potuto ottenere usandone una in vera seta.
Ovviamente va da sé che il suo uso sarà relegato ai soli mesi invernali, con l'arrivo del caldo sarebbe un suicidio tenerla in testa tutta la notte.
A tal proposito, per indossarla basta mettersi a testa in giù, fare una coda ipotetica con la mano, infilare la cuffia, et voilà, il look vintage/retrò modello nonnetta è fatto, anche se io così facendo mi trovo male, preferisco la cosa bassa all'ananas.
Facezie a parte, la cuffia di seta è stata veramente una piacevole scoperta per me, divenuta ormai irrinunciabile nonostante la scarsa avvenenza procurata (ma tanto non scherzo neanche con i pigiami, figurarsi), decisamente mai più senza.
On line potete trovare cuffie e turbanti per tutti i gusti, di tutti i colori e di tutti i prezzi, avrete solo l'imbarazzo della scelta, essendo ormai questo un accessorio diventato quasi di uso comune.
Io stessa provvederò a comprarne una di vera seta con l'avvicinarsi della bella stagione, promesso.
Vi lascio con una curiosità, anche Frida, un personaggio della serie animata Hilda, indossa una cuffia di seta durante la notte per preservare i suoi capelli afro.
E con questo è tutto, alla prossima volta, gente!


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...