Le mie ferie purtroppo sono finite e sono tornata a lavorare, ma già rimpiango quei giorni, come qualsiasi altra persona normale a questo mondo (e vorrei ben dire).
Quest'anno ho visitato parecchi luoghi tra la costiera ligure e la Costa Azzurra, ma solo uno in particolare merita di essere menzionato in un post di questo blog: Grasse, la città del profumo.
Meravigliosa Grasse, desideravo visitarla da anni e finalmente grazie a quest'ultimo viaggio ho realizzato un mio piccolo sogno, a discapito del consorte che avrebbe preferito starsene al mare.
Ma per chi ha la cosmetica nel cuore, Grasse è una tappa fondamentale, e non avrei rinunciato a visitarla neanche a pagamento.
Per chi non ne ha mai sentito parlare, Grasse è una graziosa cittadina della Provenza, a nord di Cannes, circondata da campi di fiori e famosa per l'industria profumiera che risale al XVI secolo.
Tutto in Grasse celebra il profumo e le sue fabbriche, al punto che sulla via principale (rue Jean Ossola) che attraversa il centro storico medievale, ci sono dei nebulizzatori temporizzati che spruzzano profumo, saturando l'ambiente di piacevoli aromi.
Ma non solo in strada si annusano piacevoli aromi, anche in tutti i negozi lungo la via principale si respira una gradevole aria profumata, tanto più che sono tutti esercizi principalmente per noi turisti, e quindi pieni di profumi, saponette e cosmetici profumati, invece della solita paccottiglia.
Che c'è anche quella, ma poco.
Alcuni di questi negozi hanno addirittura un piccolo laboratorio a vista, composto da centinaia di essenze in bottiglietta e vari alambicchi, per poter creare profumi personalizzati, cosa che avrei voluto fare anche io, se solo ne avessi avuto il tempo.
Non mi sono mica arresa però, alla fine del mio tour ho fatto shopping selvaggio, portando a casa svariati profumi già pronti sia per me che per amici e familiari.
Come prima tappa del mio tour abbiamo visitato il Museo Internazionale della Profumeria, un complesso di varie strutture in cui vengono mostrati ogni aspetto possibile e immaginabile del prodotto tipico della città, ovvero il profumo.
Si inizia con i vari strumenti moderni usati per la distillazione, per poi passare alle essenze con dei campioni esposti annusabili di quelle più comuni, per farci captare le sottili differenze tra quelle estratte naturalmente e la loro controparte creata in laboratorio (tipo la vaniglia e la vanillina).
Si passa poi nella serra dove sono esposti vari esemplari di erbe aromatiche, come il rosmarino e la salvia, le uniche che ricordo ma non le uniche presenti.
Dopo la serra si comincia con il percorso storico del profumo, che parte dalle civiltà antiche occidentali come egizi, greci e romani, con una punta anche su quella orientale di cinesi e giapponesi.
L'enorme collezione di reperti comprende i vari contenitori di ogni foggia e colore, più o meno lussuosi, in cui venivano conservati oli e unguenti profumati (una vera gioia per gli occhi, a mio dire), si continua poi attraversando il medioevo e l'epoca moderna, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Si inizia con i vari strumenti moderni usati per la distillazione, per poi passare alle essenze con dei campioni esposti annusabili di quelle più comuni, per farci captare le sottili differenze tra quelle estratte naturalmente e la loro controparte creata in laboratorio (tipo la vaniglia e la vanillina).
Si passa poi nella serra dove sono esposti vari esemplari di erbe aromatiche, come il rosmarino e la salvia, le uniche che ricordo ma non le uniche presenti.
Dopo la serra si comincia con il percorso storico del profumo, che parte dalle civiltà antiche occidentali come egizi, greci e romani, con una punta anche su quella orientale di cinesi e giapponesi.
L'enorme collezione di reperti comprende i vari contenitori di ogni foggia e colore, più o meno lussuosi, in cui venivano conservati oli e unguenti profumati (una vera gioia per gli occhi, a mio dire), si continua poi attraversando il medioevo e l'epoca moderna, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Vengono inoltre mostrati i vari metodi e macchinari di estrazione del profumo del passato, ovvero enfleurage, vapore, alcol e altro, con la possibilità di odorare la differenza di profumo corrispondente ad ogni tecnica.
Bellissimo.
Infine, si arriva ai vari prototipi di profumi creati per le case cosmetiche e alla collezione di flaconi d'epoca, per poi terminare con una raccolta di quasi tutti i profumi creati in questo secolo, in ordine cronologico, con l'ultimo posto riservato a Sauvage di Dior, datato 2018, corredato addirittura di poster gigante di quel gran bel pezzo di gnocco di Johnny Depp, il suo testimonial.
Ma non è mica finita qui, sparse per il museo ci sono varie attività interattive, una delle quali è costituita da un pannello che che illustra alcune molecole olfattive con l'anno della loro scoperta, l'uso impiegato e il profumo che le utilizza, e visto che mi è piaciuto assai, ho deciso di copiarlo tutto (non potendo fotografarlo) e di lasciarvelo qui sotto come piccolo regalo.
Bellissimo.
Infine, si arriva ai vari prototipi di profumi creati per le case cosmetiche e alla collezione di flaconi d'epoca, per poi terminare con una raccolta di quasi tutti i profumi creati in questo secolo, in ordine cronologico, con l'ultimo posto riservato a Sauvage di Dior, datato 2018, corredato addirittura di poster gigante di quel gran bel pezzo di gnocco di Johnny Depp, il suo testimonial.
Ma non è mica finita qui, sparse per il museo ci sono varie attività interattive, una delle quali è costituita da un pannello che che illustra alcune molecole olfattive con l'anno della loro scoperta, l'uso impiegato e il profumo che le utilizza, e visto che mi è piaciuto assai, ho deciso di copiarlo tutto (non potendo fotografarlo) e di lasciarvelo qui sotto come piccolo regalo.
1876 - VANILLIN - gelato alla vaniglia/ Jicky, Guerlain (1889)
1898 - ALPHA-IONONE - rossetto alla violetta/ L'heure Bleue, Guerlain (1912)
1908 - GAMMA-UNDECALACTONE - yogurt alla pesca/ Mitsouko, Guerlain (1919)
1957 - FRAMBINONE - wafer al lampone/ Magie Noire, Lancôme (1978)
1962 - HEDIONE - shampoo al gelsomino/ Eau Sauvage, Christian Dior (1966)
1966 - METHYLBENZODIOXEPINONE - deodorante al profumo marino/ L'eau d'Issey, Issey Miyake (1992)
1969 - ETHYL MALTOL - candela profumata al caramello/ Angel, Thierry Mugler (1992)
------ - GAMMA-NONALACTONE - barra al cioccolato e alla noce di cocco/ Poison, Christian Dior (1984)
Dopo il museo internazionale della profumeria siamo andati alla Maison Fragonard, una delle aziende profumiere della città, dove abbiamo potuto visitare il laboratorio e la mostra degli oggetti antichi legati al profumo.
La visita è stata molto più veloce rispetto al primo museo, ma non meno interessante, e una volta usciti dalla maison, abbiamo visitato un ultimo museo, che non aveva nulla a che fare con i profumi, prima di darci alla pazza gioia dello shopping.
La visita è stata molto più veloce rispetto al primo museo, ma non meno interessante, e una volta usciti dalla maison, abbiamo visitato un ultimo museo, che non aveva nulla a che fare con i profumi, prima di darci alla pazza gioia dello shopping.
Fra tutti i negozi in cui siamo entrati, uno in particolare mi ha colpito e mi è rimasto nel cuore, sia per l'ambiente grazioso e i prodotti deliziosi, e sia per la cordialità e la dolcezza della proprietaria: Bulles de Gourmandises.
Più che una profumeria sembra una pasticceria, piena di saponette a forma di dolci, dai più comuni macarons ai cupcakes, ai biscotti, alle torte e al cioccolato, spaziando poi per quelli divertenti tipo formaggio con topolino annesso, paperella nell'acqua, animaletti vari, ecc.
Ma non ci sono solo saponette, ma anche centinaia di profumi di ogni tipo, sia per uomo che per donna, tutti rigorosamente ordinati e allestiti perfettamente su enormi scaffali, un piacere sia per gli occhi che per l'animo.
La proprietaria poi non si è innervosita per nulla, nonostante ci abbiamo messo un eternità a scegliere i nostri profumi e le abbiamo usato un sacco di cartoncini per provare le fragranze, ha continuato a sorridere e a scherzare con noi, anche se il nostro francese non era proprio fluidissimo.
Veramente, nessun altro negoziante è stato scortese con noi, anzi, però l'atmosfera dolce e amorevole che ho respirato in questo negozio non l'ho trovata in nessun altro, e ne sono rimasta conquistata.
E qui si conclude il mio tour a Grasse, che la giornata era arrivata al termine.
Ma non ci sono solo saponette, ma anche centinaia di profumi di ogni tipo, sia per uomo che per donna, tutti rigorosamente ordinati e allestiti perfettamente su enormi scaffali, un piacere sia per gli occhi che per l'animo.
La proprietaria poi non si è innervosita per nulla, nonostante ci abbiamo messo un eternità a scegliere i nostri profumi e le abbiamo usato un sacco di cartoncini per provare le fragranze, ha continuato a sorridere e a scherzare con noi, anche se il nostro francese non era proprio fluidissimo.
Veramente, nessun altro negoziante è stato scortese con noi, anzi, però l'atmosfera dolce e amorevole che ho respirato in questo negozio non l'ho trovata in nessun altro, e ne sono rimasta conquistata.
E qui si conclude il mio tour a Grasse, che la giornata era arrivata al termine.
Di cose da aggiungere ce ne sarebbero milioni e milioni ma mi fermo qui, che ho scritto veramente tanto, ma prima di salutarvi voglio lasciarvi la didascalia delle foto nel collage, purtroppo prese dalla rete, perché oltre a non poter usare la fotocamera nel museo, poi ho perso quelle che avevo fatto io grazie all'ennesimo impallamento del mio vecchio cellulare (lasciamo perdere, che è meglio).
Comunque, da sinistra verso destra abbiamo:
- panoramica di Grasse, con i suoi famosi campi di lavanda in fiore;
Comunque, da sinistra verso destra abbiamo:
- panoramica di Grasse, con i suoi famosi campi di lavanda in fiore;
- l'ingresso di rue Jean Ossola, il corso di Grasse;
- il Museo Internazionale della Profumeria;
- antichi alambicchi per la distillazione delle essenze nella Maison Fragonard;
- antichi alambicchi per la distillazione delle essenze nella Maison Fragonard;
- il meraviglioso nécessaire da viaggio della regina Maria Antonietta, in mostra al MIP, una valigia in cuoio e mogano in cui vi era riposto tutto ciò che poteva servire durante gli spostamenti per mangiare, bere, scrivere e fare toeletta, tutto perfettamente incastonato tra cassetti, vassoi ed incavi, unendo comfort e praticità, decisamente contrario al mio beauty case pieno zeppo di roba gettata dentro alla rinfusa, che è un miracolo riuscire a chiudere completamente;
- il logo del negozio che mi è rimasto nel cuore, Bulles de Gourmandises.
Concludendo, Grasse è una città meravigliosa che ogni amante della cosmetica dovrebbe visitare almeno una volta nella vita, principalmente per fare il pieno di conoscenza in merito all'industria che l'ha resa famosa, ma anche per la bellezza che offre ogni suo angolo.
Io l'ho salutata da poco, ma già fremo per rivederla, figuriamoci, e il doverne scrivere non fa altro che aumentare la mia voglia di rivederla e la nostalgia nei suoi confronti.
Quindi adesso la pianto qui, con la speranza che vi sia piaciuto questo post.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
Io l'ho salutata da poco, ma già fremo per rivederla, figuriamoci, e il doverne scrivere non fa altro che aumentare la mia voglia di rivederla e la nostalgia nei suoi confronti.
Quindi adesso la pianto qui, con la speranza che vi sia piaciuto questo post.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!