se li conosci li eviti - blog ironico di recensioni cosmetiche e chiacchiere inerenti prodotti eco-bio e non
28 giugno 2018
Verdesativa sapone vegetale canapa e camomilla
Buondì bella gente, come va?
Oggi vi mostro il sapone vegetale canapa e camomilla per pelli sensibili Verdesativa, ricevuto come omaggio l'anno scorso quando feci un ordine di campioncini da inserire nelle gift bags per le mie amiche la sera del mio addio al nubilato (non avrei potuto spiegarlo con meno parole).
Questo sapone è stato creato con il metodo di impasto a freddo con sodium cocoate (olio di cocco unito con soda o idrossido di sodio), molto schiumogeno e sgrassante, e potassium cocoate (olio di cocco unito con potassa o idrossido di potassio), che crea una schiuma fine e soffice.
La glicerina invece si forma spontaneamente durante la saponificazione (la reazione chimica tra grassi o oli naturali di vario genere con una base forte, soda o potassa) e rende il prodotto cremoso e delicato.
In teoria i saponi hanno bisogno di un sequestrante per non irrancidire, ma qui in formula non ne vedo, può darsi che questo sapone sia stato prodotto senza sconto di soda, rendendo così tutta la quota grassa saponificata molto più resistente all'ossidazione, ma di conseguenza più aggressiva.
Lo sconto di soda consiste nel lasciare nel sapone finito una parte di quota grassa non saponificata, rendendo così più delicato il potere detergente.
Sempre in teoria, l'olio di canapa (cannabis sativa) aggiunto alla formula non ha granché valenza, a meno che non sia usato per rendere più delicato il prodotto surgrassandolo (altro modo di intendere lo sconto di soda), non conoscendo però le dinamiche di fabbricazione, non posso dire nulla con certezza, ma solo fare ipotesi.
Per quanto riguarda la canapa usata nei prodotti Verdesativa, sappiate che è sicura: NON è stupefacente, NON causa problemi e NON è fuori legge, quindi potete stare tranquilli che non avrete conseguenze spiacevoli con l'uso.
Purtroppo tutti i saponi in generale alterano il pH fisiologico della pelle indipendentemente da quale olio venga usato nella saponificazione: sia che si usi un olio scadente o un olio eccellente, il risultato sarà sempre un sapone basico non adatto alla nostra pelle, e non credo che questo sapone in particolare faccia eccezione, come afferma invece la descrizione sul sito.
In questo caso sarebbero state utili le cartine tornasole per misurare il pH, ma mi scordo sempre di comprarle e il mio socio se le tiene strette manco fossero d'oro, quindi rimarrò con il dubbio a vita.
Infine, ad arricchire la formula abbiamo un pizzico di estratto di camomilla comune (chamomilla recutita) e di vaniglia (vanilla planifolia), dalle proprietà lenitive, anche se non hanno molta resa in un prodotto a risciacquo, ma comunque male non fanno.
La vaniglia ha pallino rosso solo perché è una pianta in via di estinzione.
L'estratto di curcuma (curcuma longa), invece, viene usato solo come colorante.
Un pizzico di profumo e il sapone è fatto: una volta pronto il panetto, viene tagliato a mano con un filo d'acciaio, rimarcando la lavorazione artigianale, punto di forza dell'azienda stessa, incartato e messo in vendita.
Inoltre non è testato sugli animali, com'è giusto che sia.
Il panetto da 100 grammi costa circa €3,00 a seconda del negozio in cui viene venduto, e potete trovarlo sia nelle bioprofumerie più fornite e sia negli shop on-line.
Personalmente mi sono trovata benissimo con questo sapone: lava come si deve, non secca la pelle e dura parecchio, io l'ho usato solo per le mani avendo una pelle del viso troppo sensibile e delicata mentre il consorte, che non soffre le pene che soffro io a livello epiteliale, l'ha usato con soddisfazione per la detersione mattutina.
Promosso senza remore, assolutamente.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
INCI:
SODIUM COCOATE - emulsionante, tensioattivo/detergente
POTASSIUM COCOATE - emulsionante, tensioattivo/detergente, schiumogeno
GLYCERIN - denaturante, umettante, solvente/idratante, profumante, conservante
AQUA - solvente
CANNABIS SATIVA SEED OIL - vegetale/antiossidante, emolliente, protettivo cutaneo (olio di semi di canapa)
CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT - emolliente/antiossidante, lenitivo (camomilla comune)
VANILLA PLANIFOLIA EXTRACT - /protettivo cutaneo, levigante (vaniglia)
CURCUMA LONGA ROOT - vegetale, antiossidante/colorante cosmetico (curcuma)
LIMONENE - allergene del profumo/deodorante, profumante, solvente
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21 giugno 2018
Cien foundation 010 shell
Buondì bella gente, come va?
Oggi vi presento il fondotinta liquido Cien, preso l'anno scorso e usato durante l'inverno.
Come fondotinta è molto leggero e ha una bassa coprenza, si stende facilmente e si asciuga subito, inoltre rimane abbastanza luminoso ma tende poi a lucidare la pelle, per questo è necessario fissarlo con la cipria.
Io mi sono trovata bene stendendolo con le dita, ma non so se con altri metodi rende allo stesso modo, in teoria si può anche stratificare, ma sinceramente quando mi trucco alle sei di mattina non mi metto a perder tempo ripassandolo più volte.
Le tonalità tra cui scegliere sono solo quattro, ma devo dire che quella che ho scelto per me (la più chiara) si adatta benissimo al mio incarnato, avendo il pigmento un sottotono giallo.
Per il resto non ha nulla di speciale e non ha particolari doti, è un fondotinta economico e molto easy, adatto per le ragazze giovani senza particolari pretese o problematiche.
E visto che io sono una ragazza giovane e senza problematiche lo uso tranquillamente.
E poi sono bionda, con gli occhi azzurri, alta un metro e ottanta, sì.
Scherzi a parte, l'ho comprato per curiosità e l'ho usato perché non mi interessa avere un mappazzone in faccia che copra ogni mia piccola imperfezione, le mie saltuarie devastazioni cutanee ormai le ho accettate e amen, ci convivo benissimo.
Come formula è abbastanza mediocre, ma non si discosta poi molto dai fondotinta più costosi di profumeria: come base abbiamo due olietti sintetici ed emollienti, c12-15 alkyl benzoate, che dona un tocco asciutto, e diethylhexyl carbonate, che dona una sensazione di leggerezza sulla pelle.
Ad "arricchire" la base abbiamo altri emollienti: paraffina (isododecane, c9-13 isoparaffin); ethylhexyl palmitate, un estere sintetico derivato dall'olio di palma, per una pelle liscia e morbida; pentaerythrityl tetraisostearate, sintetico, buon umettante per i pigmenti; un goccio di olio di ricino idrogenato (hydrogenated castor oil); infine, un goccio di pentaerythrityl adipate/caprate/caprylate/heptanoate, solubilizzante per i coloranti e buon dispersore di pigmenti, molto resistente all'ossidazione lipidica.
Purtroppo abbiamo anche due microplastiche in formula, polymethyl methacrylate, filmante, e trimethylsiloxysilicate, una resina siliconica che forma un film setoso sulla pelle e mantiene stabili i pigmenti.
Ma il silicone non finisce qui, abbiamo anche silica dimethyl sylilate, una silica modificata, usata come gelificante e opacizzante.
Per un ulteriore tocco opacizzante abbiamo distarch phosphate, che migliora la tenuta del fondotinta e lascia una sensazione vellutata sulla pelle.
Per darci un contentino poi, abbiamo anche un goccino di provitamina b5 (panthenol), idratante, che male non fa di certo.
Per finire, abbiamo: propylene glycol come solvente; vari emulsionanti (polyglyceryl-2 dipolyhydroxystearate, polyglyceryl-3 diisostearate, glyceryl stearate se, polyglyceryl-3 beeswax); due volumizzanti, magnesium sulfate per migliorare la texture e disteardimonium hectorite per impedire la degradazione dei componenti fotosensibili; propylene carbonate come viscosizzante, un pizzico di profumo e phenetyl alcohol come conservante.
Il tubetto da 30 ml costa €3,49 a prezzo pieno, ma a volte in offerta, e potete trovarlo sono nei supermercati Lidl.
Io personalmente non lo ricomprerò, per me è difficile tornare ai fondotinta tradizionali dopo aver provato quelli eco-bio, quindi per me è bocciato.
Se invece voi non pretendete prestazioni particolari, non avete un'acne devastante, non avete voglia di spendere tanto, non badate all'INCI, e soprattutto avete un incarnato ideale per le poche nuances di questo fondotinta, prendetelo pure, che non si discosta poi molto da quelli che trovate in profumeria.
Io personalmente non lo ricomprerò, per me è difficile tornare ai fondotinta tradizionali dopo aver provato quelli eco-bio, quindi per me è bocciato.
Se invece voi non pretendete prestazioni particolari, non avete un'acne devastante, non avete voglia di spendere tanto, non badate all'INCI, e soprattutto avete un incarnato ideale per le poche nuances di questo fondotinta, prendetelo pure, che non si discosta poi molto da quelli che trovate in profumeria.
Come sempre, fate vobis.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
INCI:
AQUA - solvente
C12-15 ALKYL BENZOATE - emolliente/condizionante cutaneo
DIETHYLHEXYL CARBONATE - /emolliente, condizionante cutaneo
POLYMETHYL METHACRYLATE - filmante, viscosizzante
PROPYLENE GLYCOL - umettante, solvente/emolliente, conservante, viscosizzante
ISODODECANE - emolliente/idratante
ETHYLHEXYL PALMITATE - emolliente/profumante, solvente
POLYGLYCERYL-2 DIPOLYHYDROXYSTEARATE - emulsionante
C9-13 ISOPARAFFIN - solvente/viscosizzante
PENTAERYTHRITYL TETRAISOSTEARATE - emolliente, emulsionante, antistatico/legante, condizionante capelli, condizionante cutaneo, protettivo cutaneo, tensioattivo
DISTARCH PHOSPHATE - legante/assorbente, antiagglomerante
POLYGLYCERYL-3 DIISOSTEARATE - emulsionante/emolliente, tensioattivo
TRIMETHYLSILOXYSILICATE - antischiuma, condizionante cutaneo, emolliente/colorante cosmetico, filmante, condizionante capelli, tintura per capelli, protettivo cutaneo, levigante
HYDROGENATED CASTOR OIL - emolliente, emulsionante, tensioattivo, viscosizzante/legante, condizionante cutaneo, lenitivo (olio di ricino idrogenato)
MAGNESIUM SULFATE - viscosizzante/volumizzante, condizionante capelli
SILICA DIMETHYL SILYLATE - antischiuma, emolliente, viscosizzante/antiagglomerante, legante, volumizzante, condizionante cutaneo
PHENETHYL ALCOHOL - deodorante/antimicrobico, coprente, conservante
PANTHENOL - antistatico/condizionante capelli, umettante, condizionante cutaneo, lenitivo
GLYCERYL STEARATE SE - emulsionante/stabilizzante emulsioni
POLYGLYCERYL-3 BEESWAX - /emulsionante
DISTEARDIMONIUM HECTORITE - /stabilizzante, viscosizzante
PROPYLENE CARBONATE - solvente/viscosizzante
PENTAERYTHRITYL ADIPATE/CAPRATE/CAPRYLATE/HEPTANOATE - /emolliente, viscosizzante
PARFUM - profumo/deodorante, coprente, profumante
+/-
CI 77491 - colorante cosmetico red iron oxide
CI 77492 - colorante cosmetico yellow iron oxide
CI 77499 - colorante cosmetico black iron oxide
CI 77891 - colorante cosmetico titanium dioxide/opacizzante, assorbente U.V.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
INCI:
AQUA - solvente
C12-15 ALKYL BENZOATE - emolliente/condizionante cutaneo
DIETHYLHEXYL CARBONATE - /emolliente, condizionante cutaneo
POLYMETHYL METHACRYLATE - filmante, viscosizzante
PROPYLENE GLYCOL - umettante, solvente/emolliente, conservante, viscosizzante
ISODODECANE - emolliente/idratante
ETHYLHEXYL PALMITATE - emolliente/profumante, solvente
POLYGLYCERYL-2 DIPOLYHYDROXYSTEARATE - emulsionante
C9-13 ISOPARAFFIN - solvente/viscosizzante
PENTAERYTHRITYL TETRAISOSTEARATE - emolliente, emulsionante, antistatico/legante, condizionante capelli, condizionante cutaneo, protettivo cutaneo, tensioattivo
DISTARCH PHOSPHATE - legante/assorbente, antiagglomerante
POLYGLYCERYL-3 DIISOSTEARATE - emulsionante/emolliente, tensioattivo
TRIMETHYLSILOXYSILICATE - antischiuma, condizionante cutaneo, emolliente/colorante cosmetico, filmante, condizionante capelli, tintura per capelli, protettivo cutaneo, levigante
HYDROGENATED CASTOR OIL - emolliente, emulsionante, tensioattivo, viscosizzante/legante, condizionante cutaneo, lenitivo (olio di ricino idrogenato)
MAGNESIUM SULFATE - viscosizzante/volumizzante, condizionante capelli
SILICA DIMETHYL SILYLATE - antischiuma, emolliente, viscosizzante/antiagglomerante, legante, volumizzante, condizionante cutaneo
PHENETHYL ALCOHOL - deodorante/antimicrobico, coprente, conservante
PANTHENOL - antistatico/condizionante capelli, umettante, condizionante cutaneo, lenitivo
GLYCERYL STEARATE SE - emulsionante/stabilizzante emulsioni
POLYGLYCERYL-3 BEESWAX - /emulsionante
DISTEARDIMONIUM HECTORITE - /stabilizzante, viscosizzante
PROPYLENE CARBONATE - solvente/viscosizzante
PENTAERYTHRITYL ADIPATE/CAPRATE/CAPRYLATE/HEPTANOATE - /emolliente, viscosizzante
PARFUM - profumo/deodorante, coprente, profumante
+/-
CI 77491 - colorante cosmetico red iron oxide
CI 77492 - colorante cosmetico yellow iron oxide
CI 77499 - colorante cosmetico black iron oxide
CI 77891 - colorante cosmetico titanium dioxide/opacizzante, assorbente U.V.
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18 giugno 2018
Cien nature hand cream calendula
Ed eccoci di nuovo a parlare di un prodotto Cien nature, questa è la volta della crema mani alla calendula.
Acquistata immediatamente appena uscita, avevo delle grandi aspettative che, ahimè, non sono state soddisfatte.
Si tratta fondamentalmente di una cremina dalla texture leggerissima, troppo poco idratante, usata prevalentemente in estate perché a mio avviso non idrata a sufficienza.
Formulazione ok, ma al risparmio: olio di girasole, un olietto medio (caprylic/capric tryglyceride) uno sputazzo di glicerina, estratti vegetali (karité, calendula) e una lacrima di tocoferolo (vitamina E).
Ok, costa una cavolata (€1,49 per 75 ml), ma personalmente avrei preferito pagare qualcosina in più per avere un prodotto più performante, ovviamente questa è solo e soltanto una mia opinione.
Solito consiglio: snasate i prodotti prima di acquistarli perché, come spesso accade, i pack sono esposti alla luce e al calore dei faretti che ne accelerano l'ossidazione, portandoli a puzzare di rancido.
Io non la ricomprerò assolutamente.
Vi lascio all'INCI, in sintesi:
INCI:
AQUA - solvente
HELIANTHUS ANNUUS SEED OIL - emolliente/idratante, condizionante cutaneo (olio di semi di girasole)
CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE - emolliente, solvente/condizionante cutaneo
OLEA EUROPAEA FRUIT OIL - emolliente/profumante, condizionante cutaneo, solvente (olio di oliva)
GLYCERIN - denaturante, umettante, solvente/idratante, profumante, conservante
BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER - emolliente, condizionante cutaneo/antiossidante, idratante, viscosizzante (burro di karité)
CETEARYL ALCOHOL - emolliente, emulsionante, stabilizzante emulsioni, opacizzante, viscosizzante/volumizzante, condizionante cutaneo, levigante, tensioattivo
GLYCERYL STEARATE CITRATE - emolliente, emulsionante/detergente, idratante, levigante
CERA ALBA - emolliente, emulsionante, filmante/profumante, lenitivo, viscosizzante (cera d'api)
GLYCERYL STEARATE - emolliente, emulsionante/sostenitore di schiuma, umettante, conservante, tensioattivo, viscosizzante
CALENDULA OFFICINALIS FLOWER EXTRACT - /antimicrobico, antiossidante, condizionante capelli, idratante, profumante, condizionante cutaneo, protettivo cutaneo, lenitivo (calendula officinale)
TOCOPHEROL - antiossidante/condizionante cutaneo
SODIUM BENZOATE - preservante/antimicrobico, conservante
PARFUM - profumo/deodorante, coprente, profumante
CITRONELLOL - allergene del profumo/antimicrobico, deodorante, profumante
LIMONENE - allergene del profumo/deodorante, profumante, solvente
LINALOOL - allergene del profumo/deodorante, profumante
CITRIC ACID - agente tampone, sequestrante/chelante, coprente, conservante
XANTHAN GUM - legante, stabilizzante emulsioni, viscosizzante/emulsionante, gelificante
14 giugno 2018
Componenti cosmetici - i tensioattivi
Oggi non ho voglia di scrivere recensioni, ma non vi abbandono, il post di questa settimana è dedicato ai tensioattivi, principali componenti cosmetici (e non solo), molto famosi e diffusi.
I tensioattivi, chiamati anche tensidi o surfattanti, sono molecole organiche formate da una testa idrofila, polare, e una coda idrofoba, non polare.
Questa doppia natura, definita anfifilica o anfipatica, è la chiave del loro funzionamento.
I tensioattivi sono utilizzati principalmente per abbassare la tensione superficiale e la tensione interfacciale, ottenendo così la miscelazione tra liquidi diversi, come acqua e olio, altrimenti non miscibili tra loro.
La tensione superficiale di un liquido è una barriera di separazione tra due materiali diversi, data dalla forza attrattiva di coesione che le molecole interne esercitano su quelle esterne (superficiali e periferiche) per impedire loro di aderire ai corpi esterni, facendo così occupare meno spazio possibile al liquido, come fosse avvolto da una pellicola elastica.
Più la tensione superficiale è alta, più il liquido tende a raggrupparsi in gocce di grandi dimensioni così da abbassare il rapporto tra superficie e volume.
La tensione interfacciale è la tensione superficiale che si manifesta quando due liquidi immiscibili vengono a contatto, mantenendoli così ben separati.
Per vincere la tensione interfacciale di due liquidi immiscibili, come ad esempio acqua e olio, occorre agitarli energicamente, ottenendo così un'emulsione nella quale una fase (quella di minore quantità) è dispersa nell'altra in forma di piccolissime gocce.
La miscela ottenuta però non è stabile, e con il passare del tempo i due liquidi torneranno a separarsi: per renderla stabile, occorre un tensioattivo emulsionante che abbassa il valore della tensione interfacciale, mantenendo così la massima dispersione dei fluidi.
Quando i tensioattivi vengono aggiunti a un sistema contenente sia acqua che olio (o grasso), le loro molecole si orientano in modo specifico: le teste idrofile interagiscono con l'acqua, mentre le code idrofobe cercano di allontanarsi dall'acqua, interagendo con le sostanze grasse o oleose.
Quando la concentrazione di tensioattivo supera una certa soglia (la concentrazione micellare critica, CMC), le molecole si auto-assemblano in strutture sferiche chiamate micelle: le code idrofobe si rivolgono verso l'interno, intrappolando lo sporco grasso, mentre le teste idrofile rimangono a contatto con l'acqua, permettendo così l'eliminazione dello sporco durante il risciacquo.
I tensioattivi vengono suddivisi in base alla loro carica elettrica:
- anionici (-), la testa è caricata negativamente, hanno una funzione principalmente detersiva, schiumogena ed emulsionante. Spesso usati come tensioattivi primari, hanno un alto potere lavante e sgrassante, risultando aggressivi sulla pelle. Molto utilizzati ed economici, sono presenti in saponi, shampoo, detersivi e detergenti per la casa. Fanno parte della categoria il sodium lauryl sulfate, il sodium laureth sulfate, l'ammonium laureth sulfate.
- cationici (+), la testa è caricata positivamente, non sono adatti come detersivi e vengono usati spesso nelle formulazioni dei balsami per capelli per la loro azione condizionante (si fissano sui tessuti con un effetto ammorbidente), neutralizzando la carica negativa presente dopo i lavaggi con tensioattivi anionici. Svolgono inoltre azione disinfettante. Tensioattivi anionici e cationici non vanno mai usati insieme perché si annullano a vicenda. Fanno parte della categoria il cetrimonium chloride, il behentrimonium chloride.
- anfoteri (- e +), la testa possiede sia carica negativa che positiva, unendo così le qualità detergenti dei tensioattivi anionici e quelle batteriostatiche dei tensioattivi cationici. La carica elettrica dipende dal pH ambientale: se risulta alcalino, i tensioattivi si comportano come anionici, ma con meno aggressività; mentre se risulta acido, si comportano come cationici. Come detergenti sono generalmente delicati e ben tollerati, vengono usati solitamente insieme ai tensioattivi anionici per ridurne l'aggressività o per stabilizzare la schiuma. I più famosi sono la cocamidopropyl betaine e il sodium cocoamphodiacetate.
Quando la concentrazione di tensioattivo supera una certa soglia (la concentrazione micellare critica, CMC), le molecole si auto-assemblano in strutture sferiche chiamate micelle: le code idrofobe si rivolgono verso l'interno, intrappolando lo sporco grasso, mentre le teste idrofile rimangono a contatto con l'acqua, permettendo così l'eliminazione dello sporco durante il risciacquo.
I tensioattivi vengono suddivisi in base alla loro carica elettrica:
- anionici (-), la testa è caricata negativamente, hanno una funzione principalmente detersiva, schiumogena ed emulsionante. Spesso usati come tensioattivi primari, hanno un alto potere lavante e sgrassante, risultando aggressivi sulla pelle. Molto utilizzati ed economici, sono presenti in saponi, shampoo, detersivi e detergenti per la casa. Fanno parte della categoria il sodium lauryl sulfate, il sodium laureth sulfate, l'ammonium laureth sulfate.
- cationici (+), la testa è caricata positivamente, non sono adatti come detersivi e vengono usati spesso nelle formulazioni dei balsami per capelli per la loro azione condizionante (si fissano sui tessuti con un effetto ammorbidente), neutralizzando la carica negativa presente dopo i lavaggi con tensioattivi anionici. Svolgono inoltre azione disinfettante. Tensioattivi anionici e cationici non vanno mai usati insieme perché si annullano a vicenda. Fanno parte della categoria il cetrimonium chloride, il behentrimonium chloride.
- anfoteri (- e +), la testa possiede sia carica negativa che positiva, unendo così le qualità detergenti dei tensioattivi anionici e quelle batteriostatiche dei tensioattivi cationici. La carica elettrica dipende dal pH ambientale: se risulta alcalino, i tensioattivi si comportano come anionici, ma con meno aggressività; mentre se risulta acido, si comportano come cationici. Come detergenti sono generalmente delicati e ben tollerati, vengono usati solitamente insieme ai tensioattivi anionici per ridurne l'aggressività o per stabilizzare la schiuma. I più famosi sono la cocamidopropyl betaine e il sodium cocoamphodiacetate.
- non ionici, non hanno nessuna carica elettrica e questo li rende maggiormente compatibili con gli altri ingredienti. Fanno poca schiuma, sono delicati e ben tollerati dalla pelle, generalmente vengono usati come tensioattivi secondari, anche se alcuni di loro posso essere usati come tensioattivi primari, e hanno funzione surgrassante, viscosizzante, emulsionante, stabilizzante, condizionante e schiumogena. I più comuni sono i glucosidi, tra cui lauryl glucoside, cetearyl glucoside, coco glucoside.
Per avere un buon detergente abbiamo bisogno della sinergia di due o più tensioattivi che svolgano diversi ruoli, tipo: lavante, mitigante, addensante, schiumogeno, condizionante, emulsionante, stabilizzante ecc.
- Tensioattivo primario: nei detergenti di solito è un tensioattivo anionico, con alte capacità lavanti e addensanti, ma si può usare anche un anfotero badando bene ad accoppiarlo con altri tensioattivi per mitigarne l'aggressività. Nei balsami e nei condizionanti il tensioattivo primario può essere un cationico.
- Tensioattivo secondario: usato per mitigare l'aggressività del primario, si preferiscono tensioattivi anfoteri e non ionici.
- Tensioattivo terziario: per lo scopo vengono utilizzati tutti quei tensioattivi che vanno a compensare le mancanze dei primi due, come il potere schiumogeno, quello addensante, quello stabilizzante e così via. La percentuale del tensioattivo terziario deve essere molto inferiore a quella dei primi due, inoltre non vanno usati tensioattivi cationici in presenza di quelli anionici.
Infine, in base alla struttura chimica dei tensioattivi, avremo diverse funzioni:
- Tensioattivo secondario: usato per mitigare l'aggressività del primario, si preferiscono tensioattivi anfoteri e non ionici.
- Tensioattivo terziario: per lo scopo vengono utilizzati tutti quei tensioattivi che vanno a compensare le mancanze dei primi due, come il potere schiumogeno, quello addensante, quello stabilizzante e così via. La percentuale del tensioattivo terziario deve essere molto inferiore a quella dei primi due, inoltre non vanno usati tensioattivi cationici in presenza di quelli anionici.
Infine, in base alla struttura chimica dei tensioattivi, avremo diverse funzioni:
- emulsionante, il tensioattivo si dispone con la testa e la coda verso le rispettive fasi, ovvero la testa nell'acqua e la coda nell'olio, consentendo la mescolanza dei due liquidi abbassando la tensione interfacciale, diperdendoli omogeneamente e stabilizzando le due fasi (acqua e olio);
- detergente, l'acqua non è in grado di asportare lo sporco da una superficie, il tensioattivo (in particolare quello anionico) si attacca con la coda allo sporco che viene così completamente ricoperto dalle teste idrofile, diventando solubile in acqua e di conseguenza, facilmente asportabile mediante il risciacquo;
- schiumogena, il tensioattivo forma un'emulsione di aria in acqua, ovvero un sistema disperso costituito da bolle di gas in un liquido, riducendo la tensione superficiale tra le due fasi. La schiuma aiuta a disperdere le particelle di sporco, ne facilita l'asportazione e ne evita il riavvicinamento. Tanto più il sapone produce schiuma, tanto maggiore sarà il suo potere sgrassante sulla pelle.
- schiumogena, il tensioattivo forma un'emulsione di aria in acqua, ovvero un sistema disperso costituito da bolle di gas in un liquido, riducendo la tensione superficiale tra le due fasi. La schiuma aiuta a disperdere le particelle di sporco, ne facilita l'asportazione e ne evita il riavvicinamento. Tanto più il sapone produce schiuma, tanto maggiore sarà il suo potere sgrassante sulla pelle.
- bagnante-umidificante, fa penetrare una soluzione a fondo nell'epidermide grazie alla caduta della tensione superficiale, aumentando di conseguenza la superficie di contatto con l'acqua e facendo staccare lo sporco dalla superficie. In alcuni casi, si usa il tensioattivo per umettare al meglio i pigmenti e rendere il prodotto omogeneo e funzionale;
- filmogena-sostantivante, tipica dei tensioattivi cationici, la loro parte positiva si fissa sulle superfici elettricamente negative (spesso dopo una detersione), formando uno strato protettivo che ammorbidisce i tessuti;
- filmogena-sostantivante, tipica dei tensioattivi cationici, la loro parte positiva si fissa sulle superfici elettricamente negative (spesso dopo una detersione), formando uno strato protettivo che ammorbidisce i tessuti;
- disinfettante, scioglie i lipidi della membrana dei batteri, distruggendoli (tipica di alcuni tensioattivi cationici);
- solubilizzante, discioglie nell'acqua sostanze comunemente idrofobe come la lanolina, l'olio, le vitamine liposolubili, gli oli essenziali, alcuni coloranti e i profumi, di solito ad opera di tensioattivi non ionici.
- solubilizzante, discioglie nell'acqua sostanze comunemente idrofobe come la lanolina, l'olio, le vitamine liposolubili, gli oli essenziali, alcuni coloranti e i profumi, di solito ad opera di tensioattivi non ionici.
I tensioattivi svolgono un ruolo cruciale nella vita quotidiana e sono indispensabili per il nostro benessere e per l'efficacia di tutti i prodotti che usiamo quotidianamente, purtroppo molti di loro, specialmente quelli tradizionali, non sono biodegradabili e risultano tossici per gli organismi acquatici.
Smettere di usarli è impensabile, ma fortunatamente da qualche anno a questa parte c'è una maggiore attenzione per l'impatto ambientale e la ricerca si sta muovendo verso una direzione più "green", sviluppando tensioattivi biodegradabili e di origine naturale, come quelli derivati dagli zuccheri (glucosidi).
Ce ne sarebbe ancora parecchio da dire, ma voglio fermarmi qui, magari un giorno riprenderò il discorso, chissà, per adesso spero che il mio post vi sia piaciuto e che sia stato facile da comprendere.
Come fonti ho utilizzato le mie conoscenze, wikipedia, e soprattutto, il bel libro del cosmetologo Umberto Borellini "manuale di cosmetologia: dalla dermocosmesi funzionale alla cosmeceutica", che vi consiglio se avete voglia di approfondire questa materia così affascinante.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!

Smettere di usarli è impensabile, ma fortunatamente da qualche anno a questa parte c'è una maggiore attenzione per l'impatto ambientale e la ricerca si sta muovendo verso una direzione più "green", sviluppando tensioattivi biodegradabili e di origine naturale, come quelli derivati dagli zuccheri (glucosidi).
Ce ne sarebbe ancora parecchio da dire, ma voglio fermarmi qui, magari un giorno riprenderò il discorso, chissà, per adesso spero che il mio post vi sia piaciuto e che sia stato facile da comprendere.
Come fonti ho utilizzato le mie conoscenze, wikipedia, e soprattutto, il bel libro del cosmetologo Umberto Borellini "manuale di cosmetologia: dalla dermocosmesi funzionale alla cosmeceutica", che vi consiglio se avete voglia di approfondire questa materia così affascinante.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!

07 giugno 2018
Neutromed detergente intimo dermo defense tollerabilità
Buondì bella gente, come va?
Maggio è appena finito e sembra di essere già in piena estate, non potrei stare meglio.
E visto che oggi sono piena di buone intenzioni, voglio mostrarvi il detergente intimo dermo defense tollerabilità di Neutromed, versione rinnovata di questo QUI.
Purtroppo l'upgrade ha rovinato un prodotto pressoché perfetto: gli ingredienti sono rimasti gli stessi, ma la loro quantità è variata, peggiorando così la formula che adesso ha il tensioattivo primario (sodium laureth sulfate) bilanciato male, con più sale (sodium chloride) che betaina (cocamydopropyl betaine).
Fortunatamente lo SLES è mitigato da un tensioattivo anfotero (disodium cocoamphodiacetate) e surgrassato da glicerina e pantenolo, quest'ultimo usato anche per le sue qualità antinfiammatorie.
In più, abbiamo anche idrolato di amamelide (hamamelis virginiana) e bisabolol, lenitivi, per calmare e prevenire eventuali irritazioni nella nostra zona più delicata.
Per finire, abbiamo acido lattico e acido citrico per regolare il pH, propylene glycol per solubilizzare non so cosa, un pizzico di profumo, e sodium benzoate con sodium salicylate come conservanti.
Questa nuova versione di detergente intimo contiene active defense complex, di cui non ci è dato sapere da quali sostanze sia formato, che aiuta a rinforzare le naturali difese della zona intima rendendolo adatto anche ai bambini dai tre anni in poi.
Tanto per la cronaca, per i bambini e le bambine va bene anche un detergente a pH neutro da 5,5 a 7. Nonostante la formulazione leggermente peggiorata, rimane comunque un prodotto ottimo, insuperabile fra quelli della grande distribuzione.
Il flacone da 200 ml costa circa €1,29 ma spesso in offerta, e potete trovarlo veramente dappertutto, dai supermercati piccoli a quelli grandi, nei negozi di casalinghi e perfino in quelli dei cinesi (a prezzi più alti).
Anche se questa "nuova" formulazione è stata una mezza coltellata per me che amo il brand, giudico positivamente questo detergente intimo che non mi ha causato il benché minimo problema, nonostante io abbia una pelle molto delicata e reattiva, e sia solita farmi più di un bidet al giorno.
Lo so che non si deve esagerare con le abluzioni, ma ci sono situazioni in cui la pulizia non è mai abbastanza, specialmente durante il ciclo mestruale, e poi finché la mia pikachu non casca a pezzi continuerò a lavarmela quante volte voglio, che i veri problemi sono altri.
Riassumendo, prodotto promosso, ma con leggera riserva.
E con questo è tutto, alla prossima settimana gente!
INCI:
AQUA - solvente
SODIUM LAURETH SULFATE - tensioattivo/detergente, emulsionante, schiumogeno
DISODIUM COCOAMPHODIACETATE - tensioattivo/detergente, sostenitore di schiuma, schiumogeno, condizionante capelli
SODIUM CHLORIDE - viscosizzante/abrasivo, legante, igiene orale
COCAMIDOPROPYL BETAINE - tensioattivo/antistatico, detergente, sostenitore di schiuma, condizionante capelli, viscosizzante
GLYCERIN - denaturante, umettante, solvente/idratante, profumante, conservante
HAMAMELIS VIRGINIANA WATER - /astringente, condizionante capelli, condizionante cutaneo, lenitivo (idrolato di amamelide)
LACTIC ACID - agente tampone, umettante/antimicrobico, condizionante cutaneo
BISABOLOL - additivo/coprente, condizionante cutaneo, lenitivo
PANTHENOL - antistatico/condizionante capelli, umettante, condizionante cutaneo, lenitivo
PARFUM - profumo/deodorante, coprente, profumante
PROPYLENE GLYCOL - umettante, solvente/emolliente, conservante, viscosizzante
CITRIC ACID - agente tampone, sequestrante/chelante, coprente, conservante
SODIUM BENZOATE - preservante/antimicrobico, conservante
SODIUM SALICYLATE - preservante/denaturante, conservante
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